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“Come un fiume – The ska faces”, al Barrio viaggio nelle culture giovanili legate ai ritmi giamaicani

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Domenica 9 ottobre alle 21 al Barrio di Campagnola, a Bergamo, verrà proposta la visione di “Come un fiume – The ska faces”, documentario di Alessandro Melazzini, ideatore e curatore di Skabadip, sito di riferimento per la musica in levare in Italia fino alla sua chiusura nel 2005, che racconta il mondo delle culture giovanili legate ai ritmi giamaicani, in particolare nel nostro Paese.
Così, attraverso le voci di Oskar degli Statuto, Tommaso Collini (contrabbassista dei milanesi One Droppers), Sergio Rallo (avvocato e appassionato di ska e rocksteady) e dello skin triestino Emiliano Colapietro, si traccia una storia sintetica ma esauriente dello ska in Giamaica e in Inghilterra, e della sua trasposizione su suolo italiano.
Grande spazio è dedicato ad illustrare le sottoculture che orbitano attorno al genere, come quella mod, quella skinhead e quella rudeboy. Si coglie dunque l’occasione per sfatare alcuni falsi miti legati a queste scene, come quello sulla componente razzista e destrorsa che da sempre i media tradizionali (e di conseguenza il sentore comune) attribuiscono loro, in particolare a quella skin.
Lo ska diventa inoltre il punto di partenza per parlare anche di altro: di stile, di calcio, di ragazze. Di musica, di convivialità, di voglia di divertirsi al di là di ogni possibile divisione e stereotipo di genere e di classe. E non c’è modo migliore di raccontare tutto questo che attraverso le facce, le “faces”, intese non solo nell’accezione mod (che indicava i “notabili” della scena) ma anche e soprattutto come persone, che di scene come quella ska rappresentano la vera ossatura.

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