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Cerimonia di assegnazione del Premio nazionale di narrativa Bergamo

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Sabato 29 aprile alle 18 al Ridotto del teatro Donizetti si terrà la cerimonia di premiazione del 33esimo Premio Nazionale di narrativa Bergamo.

La cerimonia vedrà come di consueto ormai da qualche anno, la presenza di tutti e cinque gli scrittori finalisti, Giorgio Vasta (“Absolutely nothing – storie e sparizioni nei deserti americani – Quodlibet Humboldt 2016), Rossana Campo (Dove troverete un padre come il mio- Ponte alle Grazie 2015), Andrea Bajani (Un bene al mondo – I coralli Einaudi 2016), Nadia Terranova (Gli anni al contrario – Stile libero Big Einaudi 2015) e Alessandro Zaccuri (Lo spregio – Romanzi e racconti Marsilio 2016).
Solo sabato 29, nel corso della cerimonia, si saprà chi di loro sarà il vincitore: infatti si darà lettura delle schede di votazione pervenute alla Segreteria del Premio entro la data di oggi 21 aprile.

Alle 18, nella prestigiosa cornice del Foyer “Gavazzeni” – Ridotto del teatro Donizetti, alla presenza dell’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti che interverrà, e delle principali autorità cittadine, la cerimonia sarà interamente condotta dal giornalista Max Pavan. Alla presenza del segretario generale Flavia Alborghetti, si darà subito inizio allo spoglio delle prime schede che verranno lette, a più intervalli, fino all’ultimo voto , lasciando il pubblico e gli scrittori in sala, in attesa del verdetto conclusivo. Dopo una breve introduzione del presidente Massimo Rocchi, che farà alcune considerazioni sull’andamento di questa edizione 2017 e sui progetti futuri. Max Pavan introdurrà sul palco l’ospite d’onore Angelo Guglielmi: membro del comitato scientifico che seleziona le cinque opere finaliste del Premio Narrativa Bergamo dal 1988, quando sostituì Giorgio Manganelli. Come critico letterario fonda il collettivo letterario neoavanguardista Gruppo 63 con Umberto Eco e Edoardo Sanguineti “Il nome ci venne per suggerimento dal Gruppo 47, nato in Germania dopo la guerra (…). Eravamo diversi ma avevamo le stesse impazienze: non ci piaceva il neorealismo piatto e predicatorio, di origine ottocentesco-naturalista; non ci piaceva il crepuscolarismo in poesia, dolente di umili lacrime; non ci piaceva il paese in cui eravamo diventati adulti (…) E tutto questo non perché soffrissimo di qualche esclusione, essendo già tutti ben sistemati nell’università, nelle case editrici, nei giornali, alla Rai. Dunque niente rivendicazioni personali. Né obbedienze fideistiche: votavamo tutti per i partiti di sinistra (il Pci in testa), ma avevamo in orrore le loro idee sull’arte, cioè la pretesa che l’arte dovesse servire alla politica o, in forma più composta, che l’arte servisse a cambiare il mondo”. Come dirigente televisivo italiano dal 1987 al 1994 ha ricoperto la carica di direttore di Rai 3 trasformandola in una rete innovativa: si parla di “tv verità” (si pensi a trasmissioni quali Samarcanda, Chi l’ha visto, Mi manda Lubrano, Blob……etc). Dice di sé: “Sono nato ad Arona nel 1929 da genitori pugliesi. Scuole a Bologna, laurea in lettere. Ho fatto molti mestieri perchè uno non basta a giustificare una vita. Mi sono occupato di televisione (ho diretto per otto anni la mitica Rai3), di cinema (sono stato per sei anni amministratore dell’Istituto Luce), di letteratura da sempre (l’ultimo uscito da Bompiani La realtà e il romanzo), di giornalismo militante (su ogni possibile giornale e rivista), di politica (sono stato assessore alla cultura a Bologna nell’amministrazione Cofferati). Continuo a scrivere di critica letteraria su L’Unità e La Stampa (più spesso sull’inserto Tuttolibri). Abito tra Roma e Milano, dove ho una casa vicino a quella di mia figlia”.

Seguiranno le interviste ai cinque scrittori a cura di Max Pavan che intavolerà a turno delle conversazioni riepilogative sui loro romanzi. Il doppiatore Riccardo Niseem Onorato, interpreterà alcune delle pagine più significative di ogni opera in concorso. Riccardo Niseem Onorato è nato a Roma, è figlio dello storico attore e doppiatore Glauco Onorato . Vincitore del Premio Voce maschile dell’anno al Gran Galà del Doppiaggio Romics 2008. È noto soprattutto per aver prestato voce all’attore Jude Law e per doppiare uno dei protagonisti in Grace Anatomy e Ugly Betty. Nel 2015 vince il Leggio d’oro come voce maschile dell’anno per il doppiaggio di Benedict Cumberbatch in The Imitation Game. Nel 2016 ha doppiato la voce di Jude Law in The Young Pope prodotto da Sky e diretto da Paolo Sorrentino. Premio della giuria di qualità per Miglior voce Maschile e Premio del Pubblico per Miglior voce Maschile. Consegnato durante il Romics, Gran galà del doppiaggio. Per l’interpretazione di The Young Pope (Jude Law).

A seguire, verranno proclamati i vincitori dei due premi per i “Migliori Giudizi Critici”: uno espresso da un componente della Giuria dei Singoli (100 in tutto tra giovani e adulti) che riceverà il Premio dalla Fondazione della Banca Popolare di Bergamo. L’altro giudizio espresso da una delle 30 classi degli Istituti Superiori di Bg e Provincia componenti la Giuria, che riceverà un buono di 150 euro in libri, a cura dell’Associazione del Premio.
Dopo lo spoglio delle ultime schede, si potrà sentenziare il vincitore 2017.

La serata è realizzata grazie alla collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Bergamo che ha concesso gentilmente l’utilizzo del Foyer “Gavazzeni” del Teatro Donizetti, e come da tradizione si colloca nel programma della Fiera dei Librai di Bergamo (58esima edizione, 15 aprile – 1 maggio 2017) organizzata da Promozione Confesercenti in collaborazione con Li.ber e SIL.

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