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“Canova interpretato. Quindici fotografi per Canova”

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Lovere. Dal 16 luglio al 25 settembre all’Atelier del Tadini (via Giorgio Oprandi a Lovere) sarà allestita la mostra fotografica “Canova interpretato. Quindici fotografi per Canova”.

L’inaugurazione si terrà sabato 16 luglio alle 18.30.

La mostra sarà visitabile da martedì a sabato dalle 15 alle 20, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20.

Dagli scatti d’autore di quindici grandi interpreti della fotografia contemporanea prende il via “Canova Interpretato”, la mostra fotografica curata da Marco Albertario, direttore della Galleria dell’Accademia Tadini, e Kevin McManus, professore dell’Università Cattolica di Milano e Brescia, dedicata alla Stele Tadini di Antonio Canova. L’esposizione si inquadra nelle iniziative promosse dall’Accademia Tadini per promuovere le celebrazioni per il centenario canoviano, che a Lovere viene a coincidere anche con i duecento anni dalla collocazione della Stele.

“La Stele Tadini, tra le ultime opere di Antonio Canova, si presenta carica della sua storia, alla quale si sommano gli sguardi dei visitatori: potremmo definire questa relazione una “corrispondenza d’amorosi sensi”, come diceva Foscolo, ma è una relazione attuale, che ci porta ad interrogarci sul valore e sul significato delle opere d’arte e dello sguardo di chi le interpreta”, spiega Marco Albertario.
Da questa coincidenza, e da un’attenta riflessione sul significato dell’immagine, è nato il progetto di questa mostra: invitare quindici fotografi a interpretare il marmo canoviano. “L’idea che sta alla base della richiesta fatta agli autori coinvolti è che il peculiare rapporto, tipico del medium fotografico, tra dispositivo e realtà fotografata, sia sempre presente nello scatto, a prescindere dalla distinzione, spesso fuorviante, tra analogico e digitale – sottolinea Kevin McManus – Che sia una questione non tanto tecnica/scientifica, quanto relazionale, laddove la relazione è quella che lega l’oggetto alla sua immagine”.

In mostra le opere di Davide Bassanesi, Gianni Berengo Gardin, Vincent Bousserez, Edgar Caracristi, Fabio Cattabiani, Giuseppe Cella, Gianluca Chiodi, Giovanna Magri, Luca Marianaccio, Allegra Martin, Omar Meijer, Luigi Spina, Flavia Rossi e Jacopo Valentini.
L’occhio del fotografo è chiamato ad esplorare l’opera da un principio creativo nuovo, per decidere quali parti mostrare e quali lasciare nascoste, che rapporto stabilire tra scultura e contesto circostante, se simulare l’aspetto volumetrico della Stele o assecondare la piattezza del supporto finale, in un rapporto tra bi- e tridimensionalità.

L’ingresso è gratuito.

Il catalogo, a cura di Marco Albertario e Kevin McManus, è pubblicato da Bolis Editore, Bergamo.

Credits immagine copertina: © Fondazione Accademia di belle arti Tadini ONLUS

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