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“Bergamo Sognata”, immaginare una città dopo il Covid

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Azzurro è il colore del cielo, qualcosa di ideale ed impalpabile. Come un sogno. Azzurro come il colore delle mascherine che ci hanno protetto dalla pandemia Covid 19 che si è abbattuta su Bergamo e la sua provincia nel febbraio 2020. Azzurro è il filo conduttore di “Bergamo Sognata” la mostra di fotografie e illustrazioni che apre venerdì 25 marzo all’ex Ateneo in Città Alta.

A due anni esatti da quei giorni l’associazione Click Art Photo con il patrocinio del Comune di Bergamo e della Provincia di Bergamo presenta “Bergamo Sognata”, foto di Mara Salerno e illustrazioni di Fabio Boffelli. Scatti eseguiti durante il periodo del lockdown con una città deserta ed attonita, spaventata ed in ginocchio. Mara Salerno, fotografa, immortala una Bergamo spettrale ma già immagina la vita in quegli scatti. Ci penserà Fabio Boffelli con colori nitidi e figure semplici a far vibrare una poesia su ogni scatto: il soffio di una vita.
Il focus progettuale mira a raccontare una città immobile e il sogno di poterla animare. Una città vuota e il sogno di poterla vivere. Una città, Bergamo… Sognata.

I DUE ARTISTI

“Attraverso l’obbiettivo della macchina fotografica, osservavo la desolazione delle strade deserte della mia città e provavo un forte senso di tristezza e smarrimento – spiega Mara Salerno -. Per questo ho cercato di cogliere il mondo fuori con gli occhi della fantasia, creando grandi inquadrature, che lasciassero spazio ad un’altra realtà: i sogni, mescolati alle illustrazioni di Fabio Boffelli”.

“La geografia umana considera i luoghi come spazi emotivamente vissuti – afferma Fabio Boffelli -. Da qui la scelta, grazie agli scatti di Mara, di animare alcuni luoghi della città ormai da mesi surrealmente deserti e fragorosamente silenziosi. Le illustrazioni rimandano la fatica di vivere spazi interni, in modo e tempi non convenzionali; in contrapposizione con quel “sublime ordinario” che ritenevano abitudine e che abbiamo scoperto essere un privilegio”.

IL PROGETTO

Ad affiancare i due autori del progetto ci sono l’architetto Giorgio dell’Acqua e i due curatori Stefania Maimone e Davide Agazzi.

A sostenere l’intero progetto una serie di istituzioni ed aziende: Intesa Sanpaolo, Flow Meter Spa, Corsi Fotografia Bergamo, Rota Trasporti, Studio Elitropi, Green Energy, oltre al supporto tecnico di Atb, Visit Bergamo, DUC, Montval, Ottica Skandia, Linea Verde, Carobbio, Alice Grafica e Istituto Palazzolo delle Suore Poverelle.

Una percentuale dei proventi della mostra sarà destinata all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo che ha svolto un ruolo fondamentale ed eroico nella gestione della pandemia e alla Croce Rossa Italiana ODV per emergenza Ucraina. 

La mostra Bergamo Sognata, dopo l’ex Ateneo di Città Alta, verrà ospitata all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Info: Ex Ateneo di Città Alta, piazza Padre Reginaldo Giuliani – Bergamo
Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20- Ingresso libero.
Per raggiungere la mostra si consiglia la Linea 1 A Città Alta e Funicolare di Città o Linea 3, piazza Mercato delle Scarpe.

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