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Andare oltre le barriere architettoniche: in piazza atleti, sportivi e cittadini

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Provare a superare gli ostacoli per andare oltre le barriere: è questo il senso della manifestazione che il Comitato provinciale per l’abolizione delle barriere architettoniche e il Festival “In Necessità Virtù”, in collaborazione con alcuni atleti e istruttori bergamaschi di parkour, organizza domenica 2 ottobre. L’appuntamento è dalle 15 a Bergamo sul Sentierone, prima in piazza Pontida e poi in corteo fino a Palazzo Frizzoni.
Una vera e propria performance artistica che vedrà coinvolti gli atleti di parkour, le persone con disabilità, ma anche tutti i cittadini interessati. L’obiettivo è quello di spiegare, in occasione della Giornata nazionale, che le barriere architettoniche riguardano tutti e per superarle è necessario l’impegno di ciascun cittadino.
Il ritrovo è previsto alle 15 in piazza Pontida, da dove partirà un corteo che coinvolgerà associazioni e singoli cittadini e raggiungerà piazza Matteotti (angolo via Crispi) dove i parkouristi e tutti coloro che vorranno sperimentarsi proveranno a superare gli ostacoli e andare oltre le barriere.
Il luogo, davanti al Comune di Bergamo, e la data dell’evento non sono casuali: a partire dal 2003, infatti, è stata istituita dal Governo la “Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche” che si tiene la prima domenica di ottobre di ogni anno. In questa giornata le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, “assumono, nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a informare e sensibilizzare i cittadini sui temi legati all’esistenza delle barriere architettoniche; sostengono altresì azioni concrete per favorire l’integrazione delle persone in situazione di disabilità, degli anziani e di quanti comunque limitati nella mobilità”. Data e luogo, quindi, sono significativi per ricordare anche alle istituzioni e agli enti locali la necessità del loro impegno per l’abbattimento delle barriere, architettoniche e non solo.
L’iniziativa si colloca all’interno di un lavoro che il Comitato provinciale per l’abolizione delle barriere architettoniche promuove da 30 anni: “Sicuramente in questi decenni si sono fatti molti passi in avanti per garantire il diritto all’accessibilità per tutti, ma è evidente che ci sono ancora molti problemi da risolvere e ostacoli da superare”, spiega Rocco Artifoni, vice-presidente del Comitato. “Non basta ricordarsene una volta l’anno, ma almeno una volta all’anno è possibile richiamare tutti alla propria responsabilità perché la libertà delle persone non venga più limitata o negata”.
Abolizione delle barriere, quindi, non solo fisiche, ma anche mentali, per arrivare ad una vera integrazione di tutti all’interno della nostra società. Lo spiega Giuseppe Goisis, direttore artistico del festival In necessità virtù: “Quando esercitano la comprensione di se stessi gli esseri umani scoprono che sono finiti. Che sono limitati, nel tempo e nello spazio. Che hanno barriere, invalicabili. Ma accanto alle barriere invalicabili che spettano alla nostra condizione di umani, esistono le barriere valicabili, evitabili, superabili, inutili. Scenderemo in piazza domenica per non permettere a certi limiti e barriere di divenire una costrizione e un impedimento a essere, ma per trasformarli in tensione verso l’infinito. Per questo il nostro Festival, In Necessità Virtù, esiste”.

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