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All’Accademia Tadini alla scoperta di Girolamo Romanino

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Sabato 6 febbraio dalle 15 alle 17.30 alla Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini si tiene un incontro di aggiornamento dedicato a Girolamo Romanino, le cui opere rappresentano una tra le più importanti presenze artistiche nel territorio sebino-camuno e uno tra i più significativi elementi di unità culturale.
Dopo l’antefatto rappresentato dall’affresco di Tavernola Bergamasca, circa 1512, Romanino di ritorno dal cantiere del Magno Palazzo di Bernardo Clesio a Trento (1531-32) e concluso il ciclo nelle stanze del Palazzetto Cicala di San Felice del Benaco (1533) sarà presente e operoso a Pisogne e in Valle Camonica nel corso del quarto decennio del Cinquecento. La sua attività in Valle produrrà opere di radicale novità, tali da mettere in discussione il concetto stesso di “centro” e “periferia”.
Proprio la controversa e flagrante novità dell’opera romaniniana continua a suscitare approfondimenti critici di grande spessore. L’occasione di questo incontro è data dalla pubblicazione di due importanti volumi, Romanino “Per organo”. Musica e decorazione a Brescia nel Rinascimento di B. M. Savy, (pubblicato nella collana Pittura del Rinascimento in Italia Settentrionale. Quaderni, Dipartimento dei Beni culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica), Padova 2015 e la raccolta di studi Romanino al tempo dei cantieri in Valle Camonica, curata da Vincenzo Gheroldi con la collaborazione di Sara Marazzani, Gianico 2015.
Attraverso gli interventi di Barbara Maria Savy, Sara Marazzani, Maria Fiori, Vincenzo Gheroldi sarà possibile approfondire alcuni aspetti della figura di Romanino al di là delle definizioni facili e stereotipate alle quali spesso il suo nome è associato.
Interverranno all’incontro: Barbara Maria Savy, Il laboratorio di Romanino: contesto culturale e scelte linguistiche; Sara Marazzani, I lavori in Valle Camonica: i documenti d’archivio alla prova dei documenti materiali; Maria Fiori, Girolamo Romanino disegnatore negli anni dei cicli camuni; e Vincenzo Gheroldi, Umori e culture. La ricezione dello stile di Romanino, intorno al 1535.
Per avere ulteriori informazioni contattare Accademia Tadini, Piazza Garibaldi, 5 – 24065 Lovere, telefonando al numero 035/962780, al 349/4118779 oppure inviando un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica direzione@accademiatadini.it.

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