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Alla Gamec mostra di Pamela Rosenkranz

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Dal 6 maggio al 30 luglio alla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo sarà allestita una mostra personale dell’artista Pamela Rosenkranz, curata da Sara Fumagalli e Stefano Raimondi.

Pamela Rosenkranz indaga sul significato della natura umana nel mondo contemporaneo. I riferimenti alla sua ricerca artistica considerano vari campi del sapere – dalla medicina alla religione, alla filosofia, all’artee al marketing – e sono destinati a mettere in discussione il nostro modo di vedere e percepire le cose, nonché a esplorare la maniera in cui gli elementi, la pubblicità e la cultura influenzano la nostra sessualità, la nostra visione del mondo e la maniera in cui guardiamo gli altri e gli oggetti: in breve, il nostro modo di “essere” nel mondo.

Il suo lavoro prende di mira i centri vuoti della storia, della politica e della cultura contemporanea nel suo insieme. Tratta il cambiamento del significato filosofico e scientifico di “naturale”e “umano” durante l’Antropocene (l’epoca geologica caratterizzata dall’impatto delle attività umane sull’ecosistema).
Rosenkranz impiega una gamma di icone brevettate – bottiglie d’acqua in polietilene, bibite, vernice acrilica firmata Ralph Lauren, Jpeg di International Klein Blue, carta fotografica Ilford e scarpe da ginnastica Asics – esaltate da silicone color carne e colore acrilico. La sua insistenza sulla “naturalità”di questi materiali apparentemente innaturali si basa sulla premessa che sono tutti il prodotto dell’attività umana.

Ricezione e percezione sono elementi fondamentali della ricerca di Rosenkranz.Nel suo lavoro il colore blu, attraverso discorsi scientifici e di storia dell’arte, è un tema ricorrente. La capacità di percepire il blu si è sviluppata in una fase pre-evoluzionistica quando le forme di vita esistevano esclusivamente sott’acqua, e gli esseri umani rimangono più sensibili a questo che a qualsiasi altro colore. Inoltre, l’iride azzurra era una caratteristica fisica sviluppata inizialmente per attrarre partner sessuali a scopo di riproduzione. “La nostra vista, come gli altri nostri organi di senso, non è astratta ma è molto influenzata e determinata dalla lunga storia naturale delle specie che hanno preceduto l’umanità”, sottolinea Rosenkranz.

Per la sua mostra al museo e in particolare allo Spazio Zero, Rosenkranz esamina il blu nella sua forma tecnica più essenziale: il blu emesso Rgb. La storia del museo è cruciale per lo sviluppo della mostra, che è specificamente allestita per lo spazio espositivo e per la sua cultura. Rosenkranz amalgamerà il colore blu con il suono attivando l’evocazione della storia spirituale dello spazio istituzionale.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo monografico pubblicato da GAMeC Books e distribuito da Press Du Reel e Motto Distribution, che documenterà le opere più significative di Rosenkranz in relazione a questa ricerca.

La personale di Pamela Rosenkranz fa parte di una serie di mostre dedicate al collezionista Arturo Toffetti, la cui donazione ha contribuito dal 2008 ad allestire alcune delle mostre di arte contemporanea del GAMeC, permettendo al museo di arricchire di nuove opere la collezione permanente. In effetti, alla fine della mostra, una delle opere dell’artista entrerà a far parte della collezione del museo.

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