Bergamo. Il debutto di “Un altro lunedì”, spettacolo di teatro di narrazione per un pubblico di adulti, è atteso per il 1° maggio 2023 alle 18 nello SPAZIO DASTE, Via Daste e Spalenga 13/15, in occasione di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”.
“Un altro lunedì” è il racconto dell’imprenditoria femminile presente e futura: narra le storie di quel che accade ora e di quello che può accadere nel mondo del lavoro, quando le donne esprimono il loro potenziale e la loro capacità di visione del futuro.
«Io credo di avere capacità di visione, posso vedere l’intero, smontarlo in singoli pezzi, e rimontarlo in maniera più efficiente» ha raccontato una delle 12 imprenditrici coinvolte nel progetto.
“Mi occupo di storie di donne da diversi anni perché ce n’è bisogno. Dopo il tunnel del 2020 che ha fatto emergere le fragilità economiche e sociali parlare di nuove visioni nel mondo del lavoro attraverso l’esperienza femminile è un contributo significativo, soprattutto per le nuove generazioni La donna, quando agisce, agisce nella sua interezza. Portano sul posto di lavoro una forma mentis che non è ingabbiata in nessuno schema, libera nell’invenzione” – sottolinea Chiara Magri, ideatrice del progetto.
“L’idea di uno spettacolo sull’imprenditoria femminile mi ha subito conquistata perché è un tema quanto mai attuale e potente. Bergamo e Brescia sono accomunate da una forte vocazione alla produzione e all’innovazione ma spesso le storie delle donne imprenditrici sono poco conosciute. Il teatro se ne fa testimone, raccontando la quotidianità del lavoro e delle imprese, dando voce alle protagoniste della nostra contemporaneità, con storie diverse di sogni, successi professionali, difficoltà. Un progetto originale che ha ottenuto la collaborazione di Camera di Commercio e di CNA nella sua lunga fase di ricerca, durata quasi un anno, e della Fondazione Accademia Carrara, che ha volentieri concesso gratuitamente le immagini del suo prezioso patrimonio. Arte e Teatro si fondono insieme, in una narrazione della cultura del lavoro e della storia del nostro tessuto produttivo” – ha commentato Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura di Bergamo.
Laura Curino, attrice e autrice tra le più note nel mondo del teatro di narrazione, coautrice e interprete dello spettacolo “Camillo Olivetti alle radici di un sogno”, cura la drammaturgia e la regia dello spettacolo e ha seguito tutte le fasi della produzione dall’aprile del 2022. “Amo lavorare su storie che ispirano, che danno energia. Oggi soprattutto i ragazzi hanno bisogno di pensare in grande e non porre limiti ai loro sogni. Spesso ho raccontato storie che hanno al centro il lavoro, il coraggio di cambiare. Nel passato erano soprattutto storie di grandi uomini. Oggi abbiamo scelto storie di donne imprenditrici, che con le loro azioni stanno anche riducendo lo svantaggio di genere e possono essere esempio per tutti, maschi e femmine” – ha raccontato Laura Curino.
Per realizzare il testo sono state coinvolte 12 imprenditrici che hanno regalato in forma di intervista racconti professionali e personali ricchi di competenza, umanità, intelligenza, sentimento ed emotività. Sul territorio bergamasco sono oltre 20.000 le imprese a conduzione femminile (fonte Comitato imprenditoria della Camera di Commercio di Bergamo), ma in buona parte questo vale “solo sulla carta”. Per giungere alla rosa delle intervistate è stato fatto un accurato studio del territorio, con il prezioso aiuto del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio e del Settore Sviluppo del CNA, che hanno indicato i percorsi da esplorare per individuare le imprenditrici che lavorano realmente sul campo.
Il teatro di narrazione al servizio del mondo del lavoro
Obiettivo del progetto è quello di raccontare il territorio, le persone e i fatti esemplari della produttività attraverso l’esperienza dell’imprenditoria femminile. Ognuna delle 12 imprenditrici intervistate, vere e proprie muse per l’intero progetto, è rispecchiata in 12 opere dell’Accademia Carrara di Bergamo o meglio in 12 dettagli delle tele.
Il teatro racconta la vita, o in questo caso le vite: da millenni genera visioni, materia indispensabile per plasmare il futuro. In scena ci sono due attrici (una Boomers e una Millennial) Chiara Magri, attrice con oltre 30 anni di esperienza e Giulia Manzini, artista bergamasca dall’esperienza decennale nel mondo del teatro e della televisione. Insieme usano la potenza comunicativa del teatro di narrazione per incarnare le storie raccolte in un sapiente intreccio: dai sogni dell’infanzia e dell’adolescenza alla costruzione dell’identità imprenditoriale, fino a puntare lo sguardo verso nuovi orizzonti.
In scena si alternano le sfide, le difficoltà, i tranelli del destino, i ribaltamenti, i colpi di scena, in un racconto che coinvolge, emoziona, ispira. Ecco perché il sottotitolo dello spettacolo è “storie di quotidiana acrobatica per signore”…
«La sfida di questo lavoro, per noi attrici, è di dare voce non a personaggi storici o di finzione, ma a storie attuali di imprenditrici viventi. Un lavoro contemporaneamente di grande forza e ispirazione, ma delicato e rispettoso nell’interpretazione» ha spiegato Giulia Manzini a proposito del lavoro attoriale per questo progetto.
Collaborazioni e contributi
Il progetto è stato sviluppato da Tartaruga APS con il sostegno di Cariplo – Fondazione delle Comunità Bergamasche e del Comune di Bergamo, il contributo della Camera di Commercio di Bergamo e di CNA Bergamo, Fondazione Zaninoni, Consorzio HServizi, Sinergia spa.
La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca.
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