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Ad Albanoarte in scena lo spettacolo teatrale “La storia del santo traditore”

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Sabato 27 febbraio alle 21 al teatro Don Bosco dell’oratorio di Albano Sant’Alessandro si rinnova l’appuntamento con “Albanoarte teatro festival”. Va in scena lo spettacolo teatrale “La storia del santo traditore”.
Un lavoro a cura di Teatrattivo (Zanica), atto unico con Gianfranco Piersanti, musica dal vivo di Davide Bramati e regia di Ettore Colombo.
Nel presentare lo spettacolo, gli organizzatori spiegano: “L’esibizione è ambientata nel 1806: il brigante Carcino Carciofoli racconta la sua amicizia con Vincenzo Pacchiana, meglio noto come ‘Paci Paciana’. Le leggende popolari, poi confluite nel folklore locale, riportano la storia di un fuorilegge che ruba ai ricchi e aiuta i poveri, di un presunto Robin Hood della Valle Brembana che combatte le ingiustizie vendicando i torti subiti e mettendo in scacco gli sbirri e i francesi. Ma non è solo di questo che parla lo spettacolo, incentrato semmai sul personaggio di Carcino che misteriosamente in fuga per tornare nelle sue valli, accompagnato per un tratto di strada da un giovane pastore, durante una sosta gli racconta alcuni episodi della sua storia, un punto di vista dal basso di un momento storico complesso e drammatico, quello della fine del tradizionale e paternalistico governo veneziano e quello dell’irruzione violenta della modernità, rappresentata dalle nuove idee importate sulla cima delle baionette dalle armate napoleoniche. Su uno sfondo storico fedele e coerente si ricostruisce una vicenda nella quale i ‘valleriani’, gli abitanti delle valli bergamasche, già provati dalle miserie quotidiane, dalla fame, dal cattivo raccolto, dalle malattie, dai provvedimenti emanati dalle nuove autorità, dalla distruzione progressiva del “loro” mondo e della ‘loro’ cultura, proiettano le loro aspettative, i loro sogni, le loro confuse aspirazioni, ma anche la loro radicale estraneità a tutto quello che arriva dalla città e ‘da fuori’. A livello drammaturgico e stilistico Teatrattivo ha scelto di utilizzare il cosiddetto ‘pavan’, una sorta di lingua franca, ricca di termini lombardi, veneti, bergamaschi, bresciani, che vanta una lunga storia nella tradizione teatrale italiana a partire dal XVI secolo. Al momento recitativo, che attinge in alcune sequenze alle tecniche della Commedia dell’Arte, si affianca durante lo spettacolo l’esecuzione dal vivo di musiche e motivi popolari tradizionali della Valle Brembana, coerenti con il contesto storico dentro il quale si muovono i personaggi”.
Il biglietto di ingresso è di 5 euro (singolo) e gratuito per i ragazzi sino a 18 anni.
La prevendita è alla biglietteria del teatro: ogni sabato dalle 16 alle 17 dal 2 febbraio al 19 marzo.
È possibile prenotarsi tramite e-mail a prenotazioni@albanoarte.it o telefonicamente ai numeri 035.582557 (orari di apertura biglietteria/teatro) oppure 333.9238879 (anche tramite sms indicante spettacolo, giorno, nome e cognome, quantità biglietti).
I biglietti prenotati devono essere ritirati dalle 16 alle 17 del sabato relativo allo spettacolo. Le prenotazioni non ritirate saranno rimesse in vendita ad apertura biglietteria un’ora prima dello spettacolo.

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