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A Zogno giornata dedicata ai giochi di una volta

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Domenica 30 aprile dalle 10 alle 18 nel centro storico di Zogno si terrà una giornata dedicata ai giochi di una Volta, tra bambini e genitori.
L’iniziativa si propone come un’occasione per far riscoprire ai bambini come si divertivano un tempo i nonni, come è possibile trarre divertimento da materiali apparentemente non più utilizzabili ma che, uniti ad un pizzico di ingegnosità, potrebbero diventare un simpatico giocattolo con il quale trascorrere qualche momento spensierato.

Un percorso composto da più di 60 “giochi di una volta”, con relativi animatori in costume, è ciò che serve per insegnare ai bimbi come è facile divertirsi con semplicità rispettando l’ambiente e preservando le antiche tradizioni.
Ci saranno trottole, biglie, il gioco delle cinque pietre ma anche cerbottane, raganelle e campane.

Per l’occasione il cuore pulsante del capoluogo brembano si trasformerà in una vera e propria area giochi en plein air capace di accogliere bambini e genitori che potranno dilettarsi insieme.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Zogno, assessorato al turismo e commercio. I giochi tradizionali popolari si praticavano all’aria aperta, nelle piazze e nei cortili, erano semplici passatempi che richiedevano velocità, destrezza e tanta fantasia; i giochi erano a costo zero e decisamente inclusivi, nessun bimbo veniva escluso.
La maggioranza dei giochi tradizionali favorivano, infatti, la socializzazione e lo stare insieme anche per fasce di età diverse. Gli adulti insegnavano le regole dei giochi e i bimbi le applicavano, imparando perfino a costruire giocattoli a partire da semplici materiali reperiti fra gli scarti di falegnameria, dalle zie sarte, in cucina o in cantina. Sughero, legno, stoffa, carta, cartone, tappi, bottoni, barattoli di latta assumevano sembianze di giocattoli con i quali ci si divertiva sia da soli sia in gruppo. Quando l’economia domestica era fatta di poche risorse, i bambini si costruivano da soli i loro giochi con i materiali che c’erano a disposizione e la fantasia diventava la materia primaria; c’era inoltre il piacere di fare parte del gruppo, di mettersi alla prova riuscendo a superare le difficoltà. Molti giochi hanno un fondo comune di tradizione, in quanto l’uno l’ha imparato dall’altro e spostandosi lo ha modificato e adattata al nuovo ambiente e alle nuove abitudini.

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