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A “Molte fedi” Brunetto Salvarani e Marco Aime

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Con Brunetto Salvarani, teologo ed intellettuale poliedrico che spazia dal fumetto alla teologia, mercoledì 5 ottobre alle 20.45 alla Chiesa di Loreto Molte Fedi sotto lo stesso cielo cercherà di entrare nella questione dell’aldilà dal punto di vista cristiano.

“Avere parole per pensare cosa avverrà dopo la morte è un compito arduo ma affascinante – afferma Paolo Mora, responsabile della sezione -. C’è un versetto piuttosto lapidario ma spesso dimenticato della Lettera di Paolo ai Corinzi che afferma: «Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede». Eppure spesso si avverte la sensazione che tutto ciò che guarda oltre l’esistenza terrena non sia dirimente per il cristiano. È una percezione legittima che tuttavia va approfondita, anche perché il Nuovo Testamento pone le sue fondamenta sulla storia di Gesù e sulla sua resurrezione. È un frammento di riflessione poco battuto ma che va rinnovato ed esplorato. Crediamo che Brunetto possa essere il profilo più competente ed originale per provare ad affrontare gli snodi complessi sul tema”.

Sono ancora disponibili gli ultimissimi posti, prenotabili su www.moltefedi.it.

 

Giovedì 6 ottobre alle 20.45 all’auditorium del Liceo Mascheroni Marco Aime inaugura la sezione dedicata alla geopolitica e all’attualità, volta ad indagare i crocevia della civiltà per un pianeta più ospitale.

“Se ci si attiene alla definizione del vocabolario, è semplice definire un concetto di confine nonostante la sola esistenza abbia creato infiniti dibattiti e guerre – dichiara Daniele Rocchetti, ideatore della rassegna-. La realtà è però molto più complessa. Ci sono confini visibili e altri invisibili, alcuni imposti dalla conformazione del territorio e altri decisi a tavolino con carta e penna, senza contare quelli economici o culturali che quasi mai seguono quelli che definiscono i contorni delle nazioni. In un momento storico di assoluto fermento segnato da pandemie, guerre, istanze separatiste e migrazioni, riflettere su questo concetto penso possa fornirci una chiave di lettura utile a comprendere ciò che sta accadendo attorno a noi. Stiamo navigando verso la costruzione di un mondo multiculturale che talvolta stenta ad essere interculturale, a costruire intrecci fecondi tra fedi, costumi e culture differenti. Lo faremo con Marco Aime, raffinato antropologo, scrittore e docente di Antropologia Culturale all’Università di Genova”.

Sono ancora disponibili gli ultimissimi posti sul sito della rassegna.

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