“La nostra didattica è al tempo stesso “tradizionale e innovativa”: si fonda su una prassi quotidiana e una storia consolidata ma, contemporaneamente, guarda al futuro per raggiungere il successo formativo di ogni studente”. Così il professor Giovanni Quartini, preside della Scuola “Santa Bartolomea Capitanio”, a Bergamo in via Sant’Antonino 11/b, illustra il metodo didattico-formativo che contraddistingue questo istituto.
Fondata nel 1923, questa realtà comprende una scuola Primaria (ex elementari) e una scuola Secondaria di primo grado (medie); l’obiettivo dell’intero Istituto è di garantire una formazione completa e approfondita per affrontare le scuole superiori di ogni indirizzo.
“Siamo una scuola diocesana”, prosegue il professor Quartini, “e questo ci posiziona all’interno di una tradizione e di una cultura educativa guidata dall’attenzione alla persona. Nel tempo abbiamo consolidato e rafforzato la capacità di fare scuola ed educazione per formare alunni ed alunne capaci e dare alle famiglie un aiuto concreto nel cammino di crescita dei loro figli. Abbiamo una lunga storia alle spalle ma guadiamo al futuro dei nostri ragazzi: per questo la nostra didattica è al contempo tradizionale e innovativa: abbiamo introdotto innovazioni e strategie aderenti al tempo presente unite a metodologie consolidate per ottenere il successo formativo di ogni alunno”.
La Diocesi di Bergamo ha costruito un percorso educativo sistematico integrato che inizia la sua attività formativa sin dai più piccoli della scuola 0-6 Valsecchi, prosegue con la scuola Capitanio, il cui sbocco naturale è rappresentato dai licei dell’Opera Sant’Alessandro, istituzione di cui anche la Scuola Capitanio è parte.
Quattro sono gli assi portanti su cui s’innesta il metodo Capitanio:
“Innanzitutto prestiamo particolare attenzione all’insegnamento delle lingue straniere: i nostri ragazzi vivono in un mondo multiculturale, votato all’internazionalità. Pertanto dobbiamo dare loro gli strumenti per essere cittadini consapevoli di ciò che li circonda: Bergamo, l’Italia, ma anche l’Europa e il mondo intero. In quest’ottica, sin dalla prima elementare viene insegnata la lingua inglese potenziata alla quale, nelle medie, si affianca il francese come seconda lingua: è fondamentale che non si limitino a una visione unica ma abbiano la mente aperta a realtà socio-linguistiche diverse.
Un altro aspetto centrale è l’educazione didattica digitale. Tutta la nostra scuola è cablata, dotata di wi-fi. Sotto l’attenta guida dei docenti, i ragazzi apprendono un utilizzo “professionale” del web che da spazio ludico e “distrattivo” diventa un luogo culturalmente qualificato. Un luogo in cui non solo i ragazzi ma anche i genitori vengono accompagnati a muoversi con consapevolezza e cognizione di causa. Le nuove tecnologie sono dunque integrate nel nostro metodo, specialmente nella scuola Media: i docenti lavorano sia con libri cartacei sia con i tablet su cui sono resi disponibili ricchi e articolati materiali prodotti dagli stessi insegnanti e che consentono di trattare gli argomenti in modi differenti, spaziando fra lezioni frontali, e-learning e lavoro di gruppo. Queste metodologie permettono di assegnare compiti articolati che abbiano anche risvolti digitali, eseguibili in cloud o a distanza. Il terzo elemento che ci caratterizza è l’adozione di un approccio laboratoriale che consente di trattare le materie in maniera pratica e concreta, ricca ed esauriente: riteniamo che sia necessario per guardare al futuro perché i nostri studenti saranno i cittadini di domani, dunque sempre impegnati nell’affascinante imprese di continuare ad imparare e crescere culturalmente”.
Il quarto asse è l’organizzazione di questa scuola. Il professor Quartini afferma: “Il nostro istituto è aperto dalle 7.30 alle 18.00, coprendo l’intera giornata con servizi di aiuto alle famiglie che possono contare sulla presenza costante di un numero congruo di insegnanti qualificati. Le lezioni della scuola Primaria si svolgono dalle 8.20 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00, mentre nella Secondaria di primo grado dalle 8 alle 13.15 e dalle 14.20 alle 16.00 (martedì e venerdì). Se si ha un figlio in entrambi gli ordini di scuola, l’orario è strutturato attraverso attività ad-hoc per permettere una perfetta sovrapposizione e consentire ai due fratelli di uscire insieme. Una scuola al fianco delle famiglie che le sostiene nei momenti di difficoltà significa, ad esempio, poter gestire un ritardo con serenità. Sapendo che la scuola si prenderà cura dei bambini fino a quando il genitore riesce ad arrivare, inserendoli nelle varie attività disponibili. Oltre alle lezioni, infatti, la scuola offre il doposcuola con gioco e compiti e tutta una serie di corsi sportivi che includono minivolley, minicalcio, minibasket e play and fun, un’attività che a rotazione prevede baseball, skate, giocoleria. Con lo stesso spirito di affiancamento ai bisogni delle famiglie, d’estate, proponiamo una settimana al rifugio Madonna delle nevi di Mezzoldo dalla quarta elementare alla terza media. Sempre nel periodo estivo, quest’anno abbiamo sperimentato l’apertura non stop, dal 25 giugno al 12 settembre”.
Per rendere possibile tutto questo la struttura ha un ruolo importante. Il professor Quartini sottolinea: “Abbiamo spazi molto ampi e colorati, pensati a misura di bambino. Inoltre sottoponiamo la scuola a regolari attività di manutenzione e abbellimento: abbiamo appena rinnovato i campi esterni e la palestra, ed è stata allestita una nuova aula-lettura multifunzionale e un nuovo laboratorio tecno-musicale”.
Guardando al futuro, il preside conclude: “Vogliamo continuare la missione di fare tutto ciò che serve per l’educazione e la formazione dei ragazzi ed essere accanto alle famiglie proponendoci come un punto di riferimento”.
Ricordiamo la serata Open day del 15 novembre (alle 18) dedicata alla scuola media e il prossimo Open day del 30 novembre 14.30-17.30 per tutta la scuola.
Per informazioni: www.scuolacapitanio.osabg.it – Pagina Facebook “Scuola S.B. Capitanio“.
commenta