Migliora la qualità dell’aria in Lombardia. Negli ultimi anni si sono registrati risultati incoraggianti con una diminuzione costante dei principali inquinanti, anche grazie a politiche mirate che hanno visto impegnata in prima linea la Regione.
Sono frutti delle scelte compiute che vanno nella direzione di tutelare maggiormente la salute di tutti e proteggere l’ecosistema. Le sfide inerenti la qualità dell’aria in Lombardia, insieme alla lotta al cambiamento climatico, richiedono di mettere a sistema una pluralità di approcci che necessitano allo stesso tempo di maggiore responsabilità da parte di tutti.
Regione Lombardia ha perciò attivato molteplici azioni di coordinamento con le regioni del bacino padano e con lo Stato, consapevole che la risoluzione del problema dell’inquinamento dell’aria non è restringibile all’interno dei confini regionali.
L’accordo firmato nel 2017 con le Regioni Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e con il ministero dell’ambiente rappresenta un momento decisivo per la realizzazione coordinata di misure di contrasto all’inquinamento atmosferico.
La Regione ha introdotto due tipologie di provvedimenti: da un lato misure permanenti e dall’altro temporanee. Nel primo caso si tratta di azioni che ogni anno vengono riproposte nel semestre invernale con l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti nell’atmosfera e migliorare la qualità dell’aria. Le linee di intervento sono tre: limitazione del traffico veicolare, limitazioni per generatori di calore a biomassa legnosa (stufe e caminetti) e disposizioni inerenti la combustione in loco di residui vegetali agricoli e forestali.
Per quanto riguarda il traffico su gomma vi sono limitazioni per gli autoveicoli euro 0 benzina e diesel ed euro 1 e 2 diesel, euro 3 diesel, motocicli e ciclomotori a due tempi.
Per i generatori di calore a biomassa legnosa sono state stabilite nuove disposizioni: il divieto di installare e utilizzare nuovi impianti con prestazioni emissive inferiori a quelle individuate dalla legge. Nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW, invece, c’è l’obbligo di utilizzo di pellet di qualità che rispetti le condizioni previste dalla legge.
I controlli sono effettuati dalle Province – nei Comuni aventi meno di 40mila abitanti – e dai Comuni con popolazione maggiore di 40mila abitanti, nell’ambito delle verifiche sugli impianti termici. In caso di inosservanza vengono assegnate sanzioni da 500 a 5mila euro.
Relativamente alla combustione di residui vegetali vige in generale il divieto rientrando nella disciplina dei rifiuti. Deroghe dall’applicazione di tale disciplina sono stabilite dal Testo Unico Ambientale per finalità agricole e tramite processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana.
“La logica che muove la nostra strategia per combattere le emissioni inquinanti e migliorare la qualità dell’aria deve essere chiara e sostenuta da risorse finanziarie adeguate e interventi normativi mirati. Il Bacino padano, che come è noto ha condizioni meteoclimatiche e orografiche particolarmente sfavorevoli, sta facendo da tempo fronte comune per affrontare questa sfida che riguarda la salute di tutti e agisce anche sul tema tanto dibattuto in questi giorni della lotta al cambiamento climatico. Ai divieti che si scaricano sui cittadini, preferiamo gli incentivi e la Regione sta mettendo in campo risorse proprie per ottenere una sempre più piena sostenibilità” è il commento dell’assessore regionale all’ambiente e clima, Raffaele Cattaneo.
Vi sono, poi, misure temporanee per l’individuazione e la gestione delle situazioni di persistente accumulo degli inquinanti in atmosfera. Possono concretizzarsi nella definizione di ulteriori limitazioni nella circolazione dei veicoli o applicare altri provvedimenti. In quest’ultimo caso, a seconda della gravità, si vietano la sosta con motore acceso per tutti i veicoli, il riscaldamento domestico a legna non efficiente, l’accensione di falò, barbecue e fuochi d’artificio, lo spandimento di liquami zootecnici, temperatura superiore a 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, l’utilizzo dei generatori a legna per riscaldamento domestico in presenza di impianto alternativo.
La Regione ha messo in atto incentivi per la rottamazione di veicoli inquinanti e l’esenzione triennale dal pagamento della tassa auto, oltre al bando Rinnova Veicoli con incentivi alle micro, piccole e medie imprese per il rinnovo del parco veicoli aziendale.
La qualità dell’aria sta migliorando ma sono ancora molti i passi da compiere per soddisfare tutti gli obiettivi previsti dalle normative. Per raggiungerli occorre proseguire con uno sforzo comune da parte delle istituzioni (a livello europeo, nazionale, regionale e locale), delle imprese e dei cittadini senza privarsi del diritto alla mobilità coniugando efficacia e buon senso per tutelare la salute e l’ambiente in cui viviamo.
Per ulteriori informazioni accedere al portale istituzionale di Regione Lombardia: www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/aria
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