Bergamo. Caro bollette, tasse, sanzioni alla Russia, lavoro. Sono alcuni dei temi del programma elettorale di Forza Italia per un Governo di centrodestra. A Bergamo li ha rilanciati anche l’onorevole Alessandro Sorte lo scorso 10 settembre durante l’apertura della sua campagna elettorale a Brignano Gera D’Adda. Con il voto del 25 settembre punta alla rielezione. Candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Treviglio, si può dire che Sorte giochi quasi in casa. Saranno le prime elezioni segnate dalla riforma del taglio dei parlamentari, ma il forzista è fiducioso.
“Ci stiamo impegnando, stiamo cercando di toccare tutti i comuni, stiamo incontrando decine e decine di cittadini. Per noi è una sfida da giocare a tutto campo ma non diamo niente per scontato. Sappiamo che il centrodestra è favorito in un collegio come questo però con molta umiltà e molto lavoro andiamo avanti e ci impegniamo fino in fondo”.
Perno di questa campagna elettorale, non solo per Forza Italia, è il problema del caro bollette e dell’emergenza energetica. Un’emergenza talmente grande che, afferma Sorte, la risposta dev’essere europea. “Questa è una partita che l’Italia deve giocare su quel tavolo. Serve innanzitutto un tetto al prezzo del gas. E poi dobbiamo intervenire direttamente e subito per dare aiuti diretti a imprese e cittadini senza però fare scostamenti di bilancio. Oggi noi paghiamo un prezzo enorme perché non abbiamo un piano energetico. I danni che una certa cultura di sinistra ha fatto negli ultimi 30 anni al nostro Paese sono arrivati al pettine, perché noi non estraiamo gas nell’Adriatico e la Croazia lo fa. Noi non facciamo centrali nucleari e gli altri paesi europei, anche quando il nucleare era più pericoloso, hanno fatto centrali nucleari. Siamo il paese più arretrato su questo tema. Dobbiamo iniziare da domani mattina a investire sul nucleare”. Raggiungere l’indipendenza energetica inoltre è per Sorte il modo migliore di “fare la guerra a Putin”.
Il tema delle sanzioni alla Russia è proprio uno dei punti su cui sembra dividersi il centrodestra. Se Salvini si mostra titubante a colpire quello che fino a pochi mesi fa riteneva “uno degli uomini di Governo migliori al mondo” il partito di Berlusconi è invece più moderato. “Noi facciamo parte del Partito Popolare Europeo e oggi siamo completamente allineati sulla posizione europea senza tentennamenti. Noi siamo europeisti e atlantisti convinti. Questi sono i nostri valori e su questo non arretriamo di un centimetro”.
C’è poi il capitolo lavoro e il rilancio dell’economia. Una cosa è certa: “Il Reddito di Cittadinanza va cambiato. È chiaro che è una misura assistenzialista e che così com’è non funziona e va completamente stravolta”. Cavallo di battaglia di Forza Italia è da sempre il taglio delle tasse. Su tutte l’Irap, definita da molte imprese un’imposta “rapina”. Ma come si finanzia la riduzione delle imposte? “Noi dobbiamo lavorare su due fronti. Il primo fronte è quello dell’evasione fiscale: recuperando soldi e abbassando le tasse possiamo pagare tutti ma pagare il giusto. Poi ci sono una serie di sprechi del nostro Stato che vanno rivisti. Il combinato di queste due cose porterà a una serie di risorse che verranno utilizzate per la copertura dell’abbassamento delle imposte”.
Se dovesse essere rieletto Sorte porterà poi in Parlamento le istanze del territorio bergamasco. Viabilità e trasporto pubblico sono due degli aspetti che più gli stanno a cuore. “Oggi io credo che ci siano molte criticità sul nostro territorio, ma una di quelle più urgenti è quella di realizzare una tangenziale a Urgnano e una tangenziale a Cologno per portare fuori il traffico. E tra l’altro finanziando queste due tangenziali possiamo collegarci a un’opera compensativa che ha fatto la Brebemi al casello di Bariano, riqualificando le strade di Morengo e di Bariano, per poter creare un nuovo collegamento da Bariano a Orio che permette ai cittadini di spostarsi tra il nord e il sud della provincia di Bergamo”.
Non meno importante è il trasporto ferroviario. Quello lombardo, dice, è un sistema saturo su cui serve un cambio di passo. “Sta al Governo stanziare delle risorse per rafforzare la rete lombarda, che oggi è satura e va potenziata. Parliamo di miliardi di euro, non di milioni”.
Infine la logistica. Dopo il raccordo tra la Brebemi e la A4, che per l’onorevole ha portato a decine di richieste di insediamenti produttivi e logistici, c’è ancora molto che si può fare. L’ultima operazione logistica è quella richiesta a Morengo. “Io credo che l’arrivo di queste infrastrutture abbia portato opportunità e criticità. Le opportunità sono gli oneri di urbanizzazione che questi comuni incasseranno, parliamo di diversi milioni di euro che i sindaci utilizzeranno per fare delle opere importanti nei loro comuni. Le criticità sono che queste logistiche portano una serie di effetti collaterali tra cui anche il traffico. Io comunque non demonizzerei i sindaci che sono favorevoli alle logistiche. Cortenuova, Calcio, Cividate e adesso Morengo. Sono tutti comuni tra l’altro di centrosinistra: con questi sindaci noi dobbiamo dialogare e velocizzare i tempi della nostra viabilità, perché se non facciamo la nuova Cremasca rischiamo di congestionare ulteriormente il traffico a Cologno e a Urgnano. Le infrastrutture servono e serve una politica concreta. Noi non abbiamo ideologie nell’affrontare questi temi ma lo facciamo in modo razionale”.
I sondaggi descrivono lo scenario più probabile post 25 settembre, e cioè un Governo di centrodestra con Meloni Premier. Non mancano però le riserve sull’eventuale durata dell’esecutivo: troppe le differenze e i personalismi tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. In questo contesto quale sarà il ruolo degli azzurri? Sorte non ha dubbi: “All’interno del centrodestra c’è la destra, rappresentata da Fratelli d’Italia e dalla Lega, e c’è Forza Italia. Noi rappresentiamo all’interno della coalizione gli europeisti, gli atlantisti, i moderati. Questa è la nostra sensibilità e quindi vogliamo giocare questo ruolo, forti dei rapporti che il presidente Berlusconi ha in Europa e forti del fatto che noi facciamo parte della famiglia del popolarismo europeo. Noi vogliamo rappresentare all’interno del prossimo governo questi valori per portare l’Italia a crescere e a uscire dalla crisi”.
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