Il 19 ottobre 2017 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo codice in materia di crisi di impresa ed insolvenza. Questo testo normativo, meglio conosciuto come Riforma della Crisi di Impresa ha portato numerose novità che riguardano l’introduzione delle procedure di allerta e tutta una serie di cambiamenti per i quali gli strumenti tecnologici come i software per crisi d’impresa si sono rivelati di grandissima utilità.
Le procedure previste dalla norma
Difatti la riforma ha previsto l’introduzione di procedure di composizione assistita dalla crisi e l’istituzione dell’OCRI, l’organismo di controllo che agisce in queste circostanze. Per questo l’utilizzo di specifici software per il calcolo degli indici di allerta è diventato uno strumento irrinunciabile che consente di gestire al meglio le procedure e di armonizzarle per tutelare l’organizzazione, i rapporti di lavoro e i lavoratori. Ecco una breve spiegazione della Riforma e di come i software per crisi di impresa si rivelano di utilità strategica.
Come abbiamo appena anticipato la Riforma prevede l’istituzione di un organismo di controllo OCRI, l’introduzione di procedure di allerta oltre all’armonizzazione delle procedure di gestione della crisi con l’obiettivo di tutelare i rapporti di lavoro e i lavoratori.
A queste regole si è aggiunta la semplificazione delle disposizioni in materia concorsuale e la conseguente riduzione dei tempi e dei costi delle stesse. Il termine “fallimento”, inoltre, è stato sostituito con “liquidazione giudiziale” come avviene già da molti anni in altri Paesi europei.
Gli obiettivi della Riforma della crisi di impresa
L’obiettivo di questa importante riforma è stato quello di aiutare le imprese a dotarsi di strumenti utili per percepire in anticipo i segnali di crisi e di anticiparla prima che questi diventi troppo grave e, quindi, irreversibile.
La Riforma ha voluto promuovere gli interventi correttivi e le buone pratiche che consentono di salvaguardare il nostro tessuto produttivo che, come tutti sappiamo, è costituito quasi interamente da PMI. Nonostante l’utilizzo e la diffusione di numerosi e importanti stimoli e incentivi per le imprese volti all’innovazione, il panorama resta fermo ad alcuni dogmi tradizionalisti che rendono complesso il subentro dell’innovazione nei processi di impresa.
Quindi la norma ha introdotto procedure di allerta e prevenzione obbligatorie per far emergere in tempo utile i sintomi della crisi. Per mettere in atto questi obblighi le aziende devono dotarsi di adeguati strumenti di allerta che segnalino l’eventualità di una crisi e forniscano i dati per prevenirla e aggirarla.
È in questo contesto che si collocano i software per la crisi di impresa, strumenti in grado di stimare fabbisogni e pianificare le necessità con il fine di consentire alle aziende di adempire all’obbligo di vigilanza e tutela imposto dalla Riforma.
L’importanza dei software per la gestione della crisi di impresa
Senza questi strumenti tecnologici le aziende possono incappare in quella che è definita “Procedura di Allerta”, la situazione che si avvia con il fine di trovare un accordo con i creditori senza che la crisi possa degenerare in insolvenza.
È la riforma stessa a stabilire la gestione della crisi distinguendo tra allerta interna ed esterna a seconda che questa sia attivata dall’imprenditore o dagli enti di controllo come Agenzia delle Entrate e INPS. È per questo che con il software per la gestione della crisi di impresa si può agire in modalità preventiva e scongiurare il rischio di passare alla fase di allerta, evitando sanzioni e le spiacevoli conseguenze che ne derivano.
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