La traduzione di un testo, per dirsi professionale, deve passare obbligatoriamente attraverso il cosiddetto proofreading, ovvero la revisione delle bozze tradotte. Questo perché consegnare una traduzione senza averla prima controllata significa aprire la strada al rischio di imprecisioni ed errori di vario genere, vanificando l’intento del testo originale.
Nel mondo del marketing, in particolare, occorre trovare soluzioni efficaci per tradurre le espressioni idiomatiche e i giochi di parole in modo che trovino corrispondenza nella lingua e nella cultura di destinazione. Così come esistono professionisti del copywriting pubblicitario, allo stesso modo la trasposizione in un’altra lingua va affidata ad un’agenzia di traduzioni professionale che, seguendo tutti gli step necessari, restituirà al cliente un testo degno dell’originale. E una fase fondamentale della traduzione è, appunto, la revisione.
Come funziona il proofreading?
L’attività di revisione parte dalla traduzione realizzata da un esperto linguista, affidando poi a un professionista diverso il compito di controllare il testo tradotto a livello ortografico, sintattico, lessicale e di layout. Il proofreader deve essere necessariamente una persona diversa dal traduttore perché solamente con un occhio neutro si possono trovare errori e inesattezze che potrebbero essere sfuggiti al traduttore.
È oltremodo importante che la revisione della traduzione venga fatta da un professionista esperto della lingua. Solamente l’esperienza e le competenze di un linguista possono infatti cogliere tutte le sfumature di un testo e individuare i punti dove intervenire, magari solo con il cambio di una virgola o la riformulazione di una frase poco efficace.
Controllo dei testi, editing e cross-check
La revisione non riguarda solamente uno schematico controllo della correttezza ortografica e grammaticale delle traduzioni ma anche una serie di attività che hanno l’obiettivo di restituire un testo tradotto che abbia lo stesso impatto comunicativo dell’originale.
Parliamo quindi di editing quando, sempre per mano di un professionista differente rispetto a chi ha tradotto, si procede con l’adeguamento di parole ed espressioni idiomatiche per essere sicuri di ottenere la maggiore vicinanza possibile con lo stile originale. Questo, come già anticipato, può significare dover sostituire un termine con un sinonimo più adatto o riformulare una frase per renderla più fluida e naturale, allontanandosi dalla traduzione letterale.
Si passa poi al controllo incrociato del testo tradotto con l’originale, particolarmente utile nel caso dei siti web, dove la distribuzione del testo nella pagina non è lineare ma ogni elemento ha il proprio layout grafico (pulsanti, titolazioni, box). In generale, il cross-check permette al professionista della revisione di verificare la bontà della traduzione confrontandola direttamente con l’originale, senza omissioni e imperfezioni linguistiche o del layout.
Una buona correzione delle traduzioni permette di ottenere testi indistinguibili nello stile e nell’efficacia comunicativa rispetto all’originale, risultato che può essere raggiunto solamente affidandosi a professionisti certificati del settore delle traduzioni. Il ricorso al fai-da-te e alle soluzioni a buon mercato finisce inevitabilmente in una perdita di tempo e, nel peggiore dei casi, di immagine e di fiducia.
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