Le gomme auto sono soggette alla normale usura dovuta al loro utilizzo, tuttavia esistono diversi fattori che influiscono sulla durata dei pneumatici e possono accorciarne il ciclo vitale, costringendo l’automobilista a sostituzioni anticipate. A “stabilire” la longevità di un pneumatico ci pensa il Codice della strada, o meglio le normative indicano un limite da non superare che riguarda il battistrada: questo è fissato a 1,6 millimetri e si riferisce alla profondità delle scanalature presenti appunto sulla superficie del battistrada; quando lo spessore degli intagli è inferiore a tale limite, per legge si deve procedere alla sostituzione delle gomme. Al margine di 1,6 millimetri, però, si può arrivare più o meno velocemente in base all’utilizzo che si fa dei pneumatici e a diversi fattori che appunto influiscono sul consumo.
Durata gomme: gli aspetti da considerare
Fra gli elementi che incidono maggiormente sulla longevità di un pneumatico troviamo ovviamente lo stile di guida: un approccio sportivo e grintoso porterà ad un consumo più rapido del battistrada e quindi ad una durata inferiore della gomma, mentre uno stile più “tranquillo” consentirà di preservare maggiormente le coperture. Allo stesso modo influisce in maniera significativa anche lo stato della rete stradale; l’asfalto rovinato o dissestato, con presenza di buche e rattoppi dovuti ai lavori, inevitabilmente finisce per stressare le gomme col rischio di rovinarle precocemente, al contrario strade ben asfaltate e sottoposte a manutenzione costante risultano più “clementi” nei confronti delle gomme, consentendo loro di durare più a lungo. Un altro fattore è poi il clima: ad esempio l’umidità o forti sbalzi a livello termico sottopongono a logorio la gomma comportando una diminuzione del suo ciclo vitale.
Su quali parametri si può intervenire
Per quel che concerne le strade dissestate e le condizioni climatiche, l’automobilista può fare poco per ridurre l’impatto di tali elementi sulle proprie gomme, mentre se ci si riferisce allo stile di guida è possibile intervenire – evitando appunto una guida sportiva e troppo esigente per le coperture – così da poterle preservare più a lungo nel tempo. Il medesimo discorso lo si può fare per la pressione di gonfiaggio: essa è deleteria per i pneumatici sia quando è insufficiente (ovvero le gomme sono sgonfie) sia quando è eccessiva, perché in questo secondo caso porta ad un sovraccarico della sezione centrale del battistrada che di conseguenza si usurerà più in fretta. Ecco perché gommisti e rivenditori non si stancano mai di ripetere che la pressione dev’essere mantenuta costantemente a livelli corretti, ovvero quelli indicati dal costruttore del veicolo all’interno del libretto di circolazione.
Ulteriori considerazioni sulla durata dei pneumatici
Pure le dimensioni delle gomme auto incidono sulla loro durata, può sembrare inverosimile eppure pneumatici con un battistrada più largo durano più a lungo, in quanto è minore il consumo. Per quale motivo? Semplicemente perché aumentando la superficie a contatto con il fondo stradale, si riduce la pressione al suolo e di conseguenza anche l’usura risulta inferiore. Altresì l’età delle gomme è da considerare quando si parla di durata: coperture di recente realizzazione avranno una longevità maggiore rispetto a prodotti fabbricati da due o tre anni, perché la mescola è soggetta a invecchiamento anche quando non utilizzata; perciò la raccomandazione degli esperti è di acquistare pneumatici di recente costruzione, consultando il DOT (che offre informazioni sulla data di produzione, riportando la settimana e l’anno). Infine le buche e le sollecitazioni stradali possono modificare la geometria dello sterzo e delle sospensioni, che influiscono sull’usura delle gomme: ecco perché una manutenzione costante e regolari controlli sono necessari al fine di individuare eventuali anomalie così da poter intervenire prontamente per salvaguardare la longevità dei pneumatici.
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