Gusto, qualità e sostenibilità daranno vita a un evento speciale nel centro di Bergamo. Si tratta della prima edizione di “Pà e salàm – Il gusto della memoria”, che si terrà venerdì 22 febbraio dalle 16 a mezzanotte al Quadriportico del Sentierone in piazza Dante.
Come suggerisce il titolo, l’appuntamento è dedicato ai sapori della tradizione e propone piatti a base di maiale cucinati con ingredienti selezionati e accompagnati da vini d’eccellenza. Per saperne di più, abbiamo intervistato lo chef Vittorio Fusari, ai fornelli di Balzer, che si è impegnato per l’organizzazione. Protagonista di una lunga carriera, ha ottenuto diversi riconoscimenti quali la stella Michelin, due Forchette del Gambero Rosso e la nomina di benemerito della gastronomia da Carlin Petrini.
Come è nata questa iniziativa?
Dall’idea di proporre una serata incentrata sulla tradizione del territorio: vuole essere un’opportunità per farla conoscere e apprezzare, perchè non esiste proiezione nel futuro senza essere consapevoli del passato e, se ci pensiamo spesso guardarsi indietro consente di compiere passi avanti. Anche nell’ambito enogastronomico i cibi che si mangiavano una volta rappresentano un patrimonio da scoprire, con tanti piatti semplici ma buoni, cucinati con ingredienti frutto di un’agricoltura sostenibile per il pianeta, l’ambiente e l’uomo. Quindi, sono prodotti salutari e invitanti.
E cosa prevede il programma?
Al Quadriportico saranno allestiti oltre 30 banchi da assaggio con norcini, pane artigianale, robusti vini rossi bergamaschi e bollicine della Franciacorta. Inoltre, saranno presenti gli chef di osterie, trattorie e ristoranti che con le loro creazioni nobiliteranno il protagonista della serata, cioè il salame. Il tutto sarà accompagnato da un gradevole sottofondo musicale che allieterà i presenti creando la giusta atmosfera per godersi questa sera al meglio. Insomma, sarà una festa per far vivere il centro della città all’insegna del piacere dello stare insieme.
Quali saranno i produttori coinvolti?
Parteciperanno cinque norcini: oltre a me ci saranno Podere Montizzolo di Caravaggio, Azienda agricola Gherardi Massimo di Zogno, Magri Fabio di Onore e la Macelleria Francesco Mangili di Sombreno. Accanto a loro si troverà il pane di Balzer e dei panificatori Kruh di Bergamo e Il forno della bontà di Palazzago, preparato artigianalmente adoperando grani antichi macinato a pietra, lievito madre e lunga lievitazione. Ad accompagnare il tutto, i vini rossi bergamaschi di Cascina del bosco Bonaldi, azienda agricola Pecis, azienda vitivinicola Caminella, Tenuta Casa Virginia, azienda vinicola Eligio Magri, azienda agricola Sant’Egidio, Valba vini e associazione viticoltori indipendenti di Bergamo “Sette terre”. I franciacortini, invece, sono prodotti da Colline della stella, Barone Pizzini, Berlucchi, Castello Bonomi – Tenute in Franciacorta, Mosnel, Enrico Gatti, La Torre, Majolini, Ronco Calino e Bosio. Ma non è tutto: saranno presenti chef che proporranno piatti d’autore.
Di chi si tratta?
Alessia Mazzola dell’osteria Al Gigianca cucinerà polpette di pane con pasta di salame e brodo di carciofo; GianPaolo Berzi dell’Hosteria Del Vapore, guancialino di maiale; Idrissa Kabore de Le Gout RistoPizzeria, medaglione di patate con millefoglie di maiale, scamorza affumicata e cipolla caramellata; Lori Cristini del ristorante Tre noci, guancialino con cipolle; Roberto Caccio della Trattoria Visconti, cotechino bollito con purè e lenticchie; e l’Osteria Mille storie & sapori, risotto con salsiccia e trevigiana, mentre io una crema di spinaci e parmigiano con cotechino e verza in crema di cassoeula. Infine, non poteva mancare il banco di assaggio dei pasticceri di Balzer e i dolci di Carnevale accompagnati dal Moscato di Scanzo delle aziende agricole Lucchetti Ippolita e La Corona. Oltre alla buona cucina, la serata porta con sè un messaggio.
Quale?
Prestare attenzione alla tradizione, alla qualità e alla filiera della produzione. Per questo interverranno le tre condotte Slow Food bergamasche (Bergamo, Valli Orobiche e Bassa Bergamasca) e quella di Oglio, Franciacorta e Lago d’Iseo. Quest’ultima presenterà il progetto Ret, volto a rendere l’omonimo tradizionale insaccato presidio Slow Food. Inoltre, nel corso della serata verrà proiettato il documentario “Albero, nostro”, alla presenza della regista Federica Ravera e di alcuni attori. Un omaggio al regista bergamasco Ermanno Olmi ripercorrendo in 50 minuti il suo film “L’albero degli zoccoli”.
Per concludere, quanto è il costo?
I partecipanti potranno scegliere fra tre differenti tipologie di degustazione: piccola serata a 15 euro con 3 degustazioni a scelta; serata 25 euro con 5 degustazioni a scelta; e granserata 50 euro con 12 degustazioni a scelta.
La prenotazione è gradita ma non obbligatoria. È possibile effettuarla con bonifico bancario al seguente IBAN IT30A0503411109000000000336 intestato a Balzer Srl
oppure con carta di credito
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o direttamente la sera stessa alle casse posizionate al Quadriportico del Sentierone.
Per avere ulteriori informazioni telefonare al numero 0350868549.
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