In occasione dei 175 anni dalla fondazione, il Sant’Alessandro ha deciso di regalarsi una nuova immagine, capace di raccontare il suo percorso educativo con una narrazione volutamente profonda e articolata. A dire la sua identità ricca e complessa. A dire la sua storia che affonda le sue radici nella tradizione bergamasca e diocesana in un’ottica di quel continuo rinnovamento indispensabile ad aderire ai bisogni del reale.
In quest’operazione identitaria, il Sant’Alex si è affidato all’esperienza e al talento di Francesco Poroli, illustratore di fama internazionale che collabora abitualmente con interlocutori del calibro del New York Times Magazine, The DailyTelegraph. Wired, Il Sole24 Ore,Facebook, Apple, Campari, Adidas, NBA, Greenpeace e molti altri.
Al centro dell’immagine appare una giovane donna, con gli occhi socchiusi a immaginare e a pregustare il suo futuro. Alle sue spalle, le risorse a cui può fare affidamento, che l’hanno formata, in cui ritrova le proprie radici: Bergamo, il territorio su cui il Sant’Alessandro ha radicato la propria storia e il suo modo di fare cultura, antico, consolidato, profondo. Un libro, il media della riflessione. Un segnalibro, a indicare che la cultura richiede tempo, maturazione, sedimentazione.
Con queste radici alle spalle, lo sguardo della giovane è volto in avanti, in un futuro fatto di molti elementi (il viaggio, il sogno, l’internazionalità) tra cui spicca l’Università di Cambridge. Il Sant’Alessandro infatti è, ormai da qualche anno, una Cambridge International School. Ovvero una scuola in cui alcune materie sono insegnate in lingua inglese da docenti preparati dalla University of Cambridge e che utilizzano materiale didattico Cambridge. Una scuola certificata in grado di proporre un programma formativo logico e molto strutturato che consente agli studenti di ottenere le certificazioni IGCSE, riconosciute in oltre 160 paesi.
Al centro di tutto c’è il Sant’Alessandro, ovvero l’immagine di Bergamo stessa. A ricordare la volontà della Chiesa di Bergamo di occuparsi del futuro attraverso la formazione. E di credere nella formazione come strumento di cura del futuro.
Le radici diocesane nel Liceo Classico
Il Sant’Alessandro ha la missione di attrezzare i ragazzi di oggi a comprendere questo futuro così carico di complessità e incognite. Non è un caso se la sua esperienza formativa nasce con il Liceo Classico. Del resto, quale miglior palestra di vita e di esperienza se non la frequentazione del mondo dei greci e dei latini che volevano passionalmente conoscere ciò che era altro da loro? Il Classico è la scuola in cui si getta un seme senza pretendere di mietere un frettoloso raccolto: fondamentale è suscitare un interesse, una passione …. il resto verrà poi.Interessare i ragazzi al mondo antico è la sfida di oggi, mettendo mano ad un cambiamento che li coinvolga, guidandoli a capire per esempio che il sapere scientifico e quello umanistico non sono in contrapposizione né due identità distinte, che usare la lingua inglese per frequentare il pragmatismo di alcune discipline non significa tradire linguisticamente i nostri padri, bensì mettersi in una comunicazione diretta col mondo.
Il metodo Cambridge, calato nel Liceo Classico, si traduce nell’organizzare gruppi di lavoro con progetti che partono da riferimenti legati al mondo antico per approdare all’attualizzazione attraverso modalità e forme contemporanee, quali ad esempio il debate o confronto dialettico, o reception studies. Si rintracciano cioè presenze dei classici nelle opere letterarie, artistiche, cinematografiche, teatrali, ecc. che si sono succedute nel tempo dopo la fine dell’età antica, in particolare nel periodo moderno e contemporaneo.
Anche attraverso queste modalità il Classico a curvatura Internazionale del Sant’Alessandro cerca nella cultura greca e latina, uno spazio privilegiato in cui sperimentare che si può vivere anche in tanti altri modi non necessariamente sovrapponibili ai nostri; si cerca l’alterità, e non la continuità, il cui senso deriva dal provare “meraviglia”.
I greci stessi avevano già indicato tale emozione come impulso alla riflessione ed alla crescita.
Il Liceo Classico del Sant’Alessandro, nella coniugazione di passione e applicazione di un metodo di lavoro, intende trasformare la semplice comunicazione di singoli soggetti, dei tanti “io”, in comunione e creazione di quel “noi”, che dovrà diventare il pronome delle future generazioni.
Per saper davvero stare nel mondo.
Un’offerta formativa di eccellenza, capace di insegnare a “stare nel mondo”
Dal Liceo Classico con curvatura internazionale al liceo Scientifico, sempre con curvatura internazionale. Dal liceo linguistico Europeo – nel duplice indirizzo Giuridico Economico e Linguistico Moderno, al Liceo delle Scienze Umane. In ogni campo disciplinare insegnare al Sant’Alessandro significa essere chiamati a testimoniare uno stile umano ed evangelico. Che sa rinnovarsi per aderire alla realtà di oggi, in un continuo ripensamento che ha trovato nell’Università di Cambridge un interlocutore affine e di eccellenza, una finestra aperta sulle migliori esperienze pedagogiche internazionali.
I risultati hanno premiato questa capacità di guardare avanti. Il numero degli iscritti è raddoppiato nel corso di questi ultimi 5 anni. E lo scorso anno il numero delle adesioni è aumentato del 15% rispetto all’anno precedente. Anche sotto il profilo qualitativo, gli studenti del Sant’Alessandro hanno ottenuto risultati di prim’ordine. Quasi la maggioranza ha ottenuto, agli esami Cambridge IGCSE, un voto tra il 7 e il 9,5 (tra il voto C – 70/100 e il voto A – 95/100) negli esami di “Biology”, “Business Studies”, “English as a Second Language” e “Geography”. Inoltre, per quanto riguarda la sola competenza orale della lingua inglese, tutti i candidati dell’Istituto hanno raggiunto la votazione di 1 (Ottimo) o 2 (Molto buono), su una scala da 1 (Ottimo) a 5 (livello base).
Eccellenza e preparazione, ma senza perdere mai di vista l’obiettivo di fondo: saper stare nel mondo, saper stare con tutti. Non temere il confronto, non chiudersi sulla propria identità. Del resto lo testimonia il Vangelo: un’identità forte non ha paura dell’incontro con altro.
Per registrarsi agli open day: https://openday.osabg.it/
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