Da giovedì 13 a sabato 15 settembre il Birrificio Indipendente Elav di Comun Nuovo ospiterà la seconda edizione del più grande evento stoner di Bergamo organizzato dal Birrificio con la direzione artistica della band “Humulus”, power trio Psych-Stoner di Brescia/Bergamo.
Il programma dedicato alle sonorità stoner, doom e psych si è ulteriormente arricchito rispetto all’anno scorso; sono infatti tre i giorni di musica stoner in programma, con dodici band nazionali e internazionali che si alterneranno sul palco. Molti i nomi di forte richiamo per gli appassionati del genere: Samavyo, Mars Red Sky, Belzebong, Papir e Weedpecker.
Il programma prevede:
– giovedì 13 settembre (dalle 18) – ingresso gratuito Da Captain Trips, Sonic Wolves e Samavayo;
– venerdì 14 settembre (dalle 18) – ingresso gratuito Raiinas, Papir (jam set), Humulus e Mars Red Sky;
– sabato 15 settembre (dalle 18) – ingresso gratuito The Black Lodge, Dead Man’s Blues Fuckers, Weedpecker, Papir e BelzebonG.
Giovedì 13 settembre – Si apre con tre band; i “Da Captain Trips”, formazione da anni militante nel panorama italiano del genere. A seguire i “Sonic Wolves” freschissimi di una nuova formazione arricchita di un secondo chitarrista; ci presenteranno brani del loro nuovo LP in uscita a settembre poco dopo la loro performance al festival. Chiuderanno la prima serata del festival i berlinesi “Samavayo” (nella foto sottostante); il loro stoner rock monolitico ed energico fa ripensare ai classici “Kyuss” con un pizzico in più di psichedelia anni 70 tra un riff e l’altro.
Samavayo – Giovedì 13 Settembre
I Samavayo sono un trio dal 2013. “Dakota” è il loro album di debutto in questa formazione. Tutti e tre i membri della band sono cresciuti nella Berlino Est, nei quartieri di Lichtenberg e Friedrichshain. A soli 10 anni, il cantante Behrang Alavi è fuggito come rifugiato politico dal suo paese di origine, l’Iran fino a Berlino, in Germania. I fratelli Andreas e Stephan Voland sono invece cresciuti nella Germania dell’Est, a Berlino Est.
Dopo la caduta del muro di Berlino, la città era aperta, lasciando entrare influenze culturali da qualsiasi paese straniero. La capitale divenne un melting pot multiculturale in cui un cantante di Teheran e due fratelli di Berlino iniziarono a fare musica. Seguirono 500 spettacoli dal vivo in Europa e all’estero, inclusi concerti in Brasile, Albania, Grecia, Croazia e Francia.
Le influenze che si percepiscono nei loro pezzi sono molteplici, ma il denominatore comune è il muro sonoro degli anni ’90, lo Stoner Rock e l’Alternative Rock che porta le firme di band come Kyuss, Monster Magnet, Quuens Of The Stone Age, Tool, e band degli anni ’70 come Jimi Hendrix, Led Zeppelin e Black Sabbath.
Venerdì 14 settembre – Quattro le band che si alterneranno: primi i sardi “Raikinas”, capitani dell’etichetta “Electric Valley Records”; a seguire gli ospiti speciali di questa II edizione: i “Papir” (nella foto sottostante) dalla Danimarca. Per la prima volta in Italia, saranno la “Resident Band” del festival con un primo “set” venerdì basato su una sessione improvvisata e poi uno show sabato dove presenteranno brani presi dal loro repertorio.
Sarà poi la band di casa a prendere possesso del palco, gli “Humulus” (nella foto sottostante), gruppo di Brescia/Bergamo dallo stoner/psych rock che con l’ultimo LP “Reverently Heading Into Nowhere” sì è consolidato in sonorità e strutture molto dinamiche che caratterizzano lo stile della band. Da anni la band collabora col birrificio per la produzione di due birre (“Humulus – Black Stoner IPA” e “Humulus – Kings Of The Stone Ale”) e dall’anno scorso si occupa della direzione artistica del festival.
Saranno i “Mars Red Sky” (nella foto sopra) a chiudere la serata; band francese che tra gli amanti del genere non ha certo bisogno di pentazioni, porteranno sul palco uno show psichedelico intenso e arricchito da visual suggestivi.
Mars red sky – Venerdì 14 settembre
Il disco omonimo di debutto dei Mars Red Sky è stato pubblicato nel 2011, in seguito a una sessione di registrazione nel deserto mistico di Bardenas in Spagna. Una magica atmosfera desert vissuta nel periodo delle registrazioni del primo disco, si trasforma in un grande spettacolo live, che li ha portati nel corso degli anni a suonare sui più grandi palcoscenici del rock e dello stoner (come l’Hellfest nel 2014 e nel 2017, il Desertfest London e Berlin, Roadburn, e molti altri) e a condividere il palco con band del calibro di Sleep, Dinosaur Jr. , Kyuss Lives !, Killing Joke, Gojira…Con il loro secondo album “Stranded In Arcadia” (2014), un’odissea fantascientifica piena di fantasticherie utopiche, MARS RED SKY si afferma come una pietra miliare della pesante scena psych rock, guadagnandosi lodi da parte di importanti critici internazionali. «Ipnotico», «massiccio», «carismatico», «psichedelico» sono alcuni dei tag usati per definire il marchio del suono del trio francese, che galleggia tra la costellazione del rock e la nebulosa psych-pop degli anni ’70. Dopo due anni e centinaia di spettacoli in Europa e nelle Americhe, la band pubblica il terzo album “Apex III (Praise For The Burning Soul)”. Nel 2017 i MARS RED SKY pubblicano “Myramyd” EP: un’odissea strumentale nella forma di una registrazione live di 17 minuti. La band è già al lavoro per il prossimo disco e durante il tour che li porterà anche all’Elav Stoner Fest esibiranno due brani inediti destinati a far parte del nuovo LP.
Papir – Venerdì 14 settembre
I Papir sono una rock band nel vero senso del termine: le loro canzoni ampie, lunghe e fluide si riversano sull’ascoltatore lasciando alle spalle la sensazione di qualcosa di ultraterreno. Questo giovane trio di Copenaghen ha trovato nel corso di un decennio, la modalità di esprimere uno stile del tutto univoco e particolare pur nel suo essere minimale, trovando ampio consenso tra il pubblico di alcuni dei festival di musica più acclamati d’Europa come il Roskilde e il Roadburn. La cosa sorprendente dei Papir è come trasformano la musica psichedelica in qualcosa di nuovo e rilevante, qualcosa di veramente unico. Certo, conoscono la storia del kraut e del prog-rock, ma a differenza della maggior parte delle band nella scena psych-rock di oggi si spingono ben oltre il semplice collage di diversi stili musicali. Appena sono sul palco, il trio fin dall’inizio già dal look: niente capelloni hippie o corpi completamente tatuati, nessun appariscente gilet da battaglia pieno di toppe o abiti cangianti; solo tre giovani autentici e allegri. La finzione e l’immagine sono rese superflue – questi ragazzi possono suonare e lasciare che la loro musica parli da sé senza bisogno di troppi sfronzoli.
La loro partecipazione all’Elav Stoner Open Air sarà un evento speciale: la band danese suonerà 2 set differenti, uno il venerdì caratterizzato da sonorità ambient e prog e uno il sabato più vicino allo stile psych e kraut rock.
Sabato 15 settembre – Sabato si apre con i “The Black Lodge”, giovanissimo quartetto veneto alle prese con il recentissimo disco ispirato da band classiche del genere come “Black Sabbath”, “Down”, “Corrosion of Conformity”, e altri. Sarà Diego “Deadman” Potron a prendere possesso del palco dopo i “The Black Lodge” nelle vesti del suo ultimo progetto “a due”: “Deadman’s Blues Fuckers”. Il blues che eravamo soliti sentire negli show one man band di Diego si fa più sporco e graffiante in questo progetto che strizza l’occhio allo stoner rock più incline a sonorità blues. La prima formazione dall’estero che suonerà sabato 15 settembre saranno i “Weedpecker” (nella foto sopra) dalla Polonia. Anche per loro primissima volta live in Italia, ci presenteranno il loro ultimo disco “III”, un viaggio fatto di pezzi lunghi e ricchi in cambi di atmosfera e intensità.
Sarà poi il turno dei “Papir” che saliranno sul palco per penultimi proponendo un set più lungo rispetto a quello del venerdì, nel quale verranno proposti svariati pezzi del loro repertorio più o meno recente. Un viaggione strumentale dove chitarre e ritmiche kraut si fondono a cavalcate stoner e heavypsych.
I polacchi “Belzebong” (nella foto sottostante) avranno il compito di chiudere la II edizione del festival avvolgendo con le loro atmosfere doom il birrificio. Anche i Belzebong sono ormai anni che sono in circolazione consolidandosi sempre di più come un riferimento per chi ama ritmiche lente, accordature basse e riff che pesano tonnellate.
Psych-Stoner, vibrazioni psichedeliche, garage, rock qualche nota blues, ritmiche incalzanti, questa è solo un’idea di quello che si sentirà ai live delle band, guest star dell’Elav Stoner Open Air Festival 2018.Come si dice in questi casi Haters gonna hate, durante il Festival: concerti e birre alla spina a continua rotazione per vivere a Bergamo l’esperienza unica dello Stoner all’aria aperta.
Il festival aprirà ogni sera al pubblico dalle ore 18.00 e sarà anche per quest’anno a ingresso gratuito tutte tre le sere. Di contorno a questa programmazione live di tutto rispetto ci sarà la possibilità di cenare e verrà allestita per l’occasione la cucina con burgheria, griglieria e la possibilità di scegliere tra piatti freddi, caldi, brioches salate, fritti e dolci.
Durante i giorni del festival sarà anche possibile partecipare a visite guidate del birrificio per conoscere più a fondo la filosofia produttiva e la cura con cui vengono brassate le loro birre artigianali.
Belzebong – Sabato 15 settembre
Al primo ascolto si potrebbe pensare che il suono dei Belzebong sia stato forgiato nelle viscere piene di lava dell’inferno…in realtà era la Polonia. Dal 2008 la band nuota in un mare di distorsioni, fuzz e riff mastodontici; il loro primo album “Sonic Scapes & Weedy Grooves” pubblicato su Emetic Records diventa subito un disco culto per tutti gli amanti del doom più pesante ed estremo. Seguito dall’EP “Dungeon Vultures” su etichetta Instant Classic, riconferma l’attitudine della band che nel frattempo si afferma sempre di più come band di riferimento nel genere grazie ad una serie di live molto importanti. L’ultimo album intitolato “Greenferno” (di nuovo su Emetic Records) suona come un gigante che cammina sulla terra, semplicemente scansando le cose da parte senza accorgersene. In questi anni i Belzebong hanno attraversato in tour la stragrande maggioranza dei paesi Europei, passando anche da Stati Uniti e Sud America portando il loro oscuro blues sui palchi dei migliori festival stoner/doom.
Per informazioni, orari e aggiornamenti:
– https://www.facebook.com/Elav-Stoner-Open-Air-1558381127592263/
– https://www.facebook.com/BirrificioIndipendenteElav/
– https://www.elavbrewery.com/it/
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