Molti di noi accusano spesso problemi di colite. Spesse volte questo disturbo può intensificarsi a causa di un’alimentazione non adeguata. Ad esempio, ci capita spesso di bere bibite gassate anche in caso di colite? Scopriamo perché alcune bevande possono essere controindicate.
Colite: di cosa si tratta e come si manifesta?
Con il termine colite ci riferiamo a una generica infiammazione del colon, cioè il secondo tratto dell’intestino crasso. Tale infiammazione può comparire a causa di infezioni batteriche, virus intestinali, parassitosi o evolvere in una colite cronica senza che all’origine vi sia una causa ben precisa (ad esempio colite ulcerosa, morbo di Crohn). In generale, la colite si manifesta come sintomo di un’alterazione della flora microbica intestinale.
Tra i fattori che possono provocare l’insorgenza di colite, troviamo:
– Dieta(ipersensibilità o intolleranza a determinati alimenti, stile nutrizionale inadeguato, povero di acqua o di fibre);
– Ciclo mestruale(l’intestino è piuttosto sensibile ai cambiamenti degli ormoni sessuali femminili);
– Fattori di natura psicologica legati allo stress. In questo caso si parla di sindrome del colon irritabile o colite nervosa;
– Disbiosi intestinale, con un aumento dei microrganismi patogeni a scapito dei batteri benefici naturalmente presenti nel nostro intestino. Ciò può dare luogo a una moltitudine di disturbi intestinali.
Attacchi di colite? Alcune raccomandazioni alimentari generali
Se abbiamo problemi di colite dovremo evitare:
– Alimenti dall’azione irritante. No a spezie piccanti, insaccati salati, fritture.
– Cibi e bevande dall’azione lassativa. Attenzione a cibi integrali e crusca. Evitiamo anche il caffè.
– Alimenti e bevandeche possono causare gonfiore, meteorismo e flatulenza. No a bibite gassate, caramelle e dolciumi confezionati e molto zuccherini.
Ecco cosa introdurre regolarmente nella nostra dieta:
– Acquaalmeno 1,5 litri al giorno.
– Carne e pesce al vapore o ai ferri, al forno, al cartoccio.
– Frutta e verdurain quantità di 2- 3 porzioni al giorno, a seconda della propria tollerabilità.
– Yogurt magro, ad azione riequilibrante.
Una pratica importante da seguire quotidianamente è l’assunzione di probiotici. Si tratta di microrganismi non dannosi, cioè batteri “buoni” i quali, ingeriti per bocca, esercitano funzioni benefiche per il nostro organismo.
I probiotici entrano in gioco in ogni situazione di disbiosi intestinale, ossia ogniqualvolta la microflora intestinale risulta alterata, per varie ragioni. I probiotici esercitano diverse funzioni:
– Inibiscono i microrganismi patogeni, contrastandone l’azione dannosa;
– Migliorano la barriera intestinale: producono la mucina, che riveste la parete intestinale, e producono sostanze che consentono alle cellule intestinali di funzionare al meglio;
– Stimolano il sistema immunitario;
– Svolgono un’azione antinfiammatoriasulle pareti intestinali.
Ricordiamo che sulla mucosa intestinale coesistono grandi quantità di differenti specie batteriche, in perfetta interazione con il nostro organismo. Sarà importante assumere prodotti che contengano probiotici in grande quantità e di specie diverse: infatti, in virtù delle diverse caratteristiche di specie, i probiotici agiscono in sinergia e vi è maggiore probabilità di colonizzazione dell’intestino con le specie già esistenti.
Colite e bevande: ecco cosa preferire e cosa evitare
All’interno di una dieta varia ed equilibrata, vediamo quali bevande evitare e quali preferire. Come regola, bere acqua è fondamentale. L’acqua è necessaria per compensare la perdita di liquidi in caso di colite con diarrea e favorire l’espulsione di feci morbide in caso di stipsi.
Prima colazione: latte sì o no?
La risposta non è netta, poiché la colite è un disturbo paziente-specifico: alcuni di noi tollerano bene alimenti che altri invece non sopportano. In generale, però, i prodotti vaccini rischiano di avere un effetto infiammatorio sul colon irritabile, soprattutto per la presenza del lattosio se già c’è un’intolleranza evidente. Soprattutto in fase acuta, è consigliabile scegliere prodotti senza lattosio o bevande di origine vegetale.
Tè, caffè e cioccolata calda
La caffeina contenuta nel caffè, così come la teobromina contenuta nella cola e nel cacao, sono tutte sostanze che stimolano la peristalsi intestinale, quindi sono da evitare in caso di colite con prevalenza di diarrea. Il tè ha un’azione astringente, controindicata per chi soffre di stipsi.
Bevande gassate
Le bevande gassate aumentano il meteorismo, con gonfiore e dolore addominale, quindi sarebbe meglio evitarle. Inoltre, queste bevande contengono molti zuccheri che fermentano a livello intestinale, con un peggioramento dell’infiammazione locale.
Succhi di frutta
E’ meglio bere spremute e centrifugati fatti in casa oppure naturali al 100%, a base di frutta come mele, arance, mandarini, frutti di bosco e banane. Dovremmo invece limitare succhi quelli contenenti frutti pesche, ciliegie, albicocche, pere e prugne, che iperfermentano nell’intestino, aumentando il gonfiore e accelerando la peristalsi.
Alcolici e superalcolici
L’alcol ha un’azione pro-infiammatoria, quindi è da evitare nella fase acuta e nei periodi in cui l’intestino è più sensibile.
Tisane e decotti
Il finocchio può essere d’aiuto contro il meteorismo, la camomilla ha un’azione antinfiammatoria e antibatterica. In caso di diarrea con spasmi si può ricorrere al decotto di salvia o timo, antispasmodico. In caso di stipsi è indicato l’anice che favorisce il transito intestinale.
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