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Bergamo

Proteggere i luoghi della cultura: il primo Scudo blu della Croce Rossa va al Teatro Donizetti

L’emblema riconosciuto a livello internazionale, previsto dalla Convenzione dell’Aja del 14 maggio 1954 per la protezione dei beni culturali nei conflitti armati, è stato svelato in occasione della Donizetti Night, la festa musicale dedicata al celebre compositore orobico

Bergamo. È stata una cerimonia molto partecipata quella che si è tenuta sabato alle 18,15 al Teatro Donizetti, primo bene culturale di Bergamo ad essere protetto dallo Scudo Blu.

L’emblema riconosciuto a livello internazionale, previsto dalla Convenzione dell’Aja del 14 maggio 1954 per la protezione dei beni culturali nei conflitti armati, è stato svelato in occasione della Donizetti Night, la festa musicale dedicata al celebre compositore orobico.

“Lo Scudo è un segno previsto dalla Convenzione che dice che anche in caso di conflitto armato questo luogo va preservato. Noi ci siamo accorti – ha commentato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – in questi mesi di Bergamo Capitale della Cultura insieme a Brescia, di quano la cultura si rilevante per la comunità: senza la cultura non avremmo progresso, democrazia, possibilità di crescita della comunità. E questo è incarnato nei luoghi che nei secoli sono stati edificati. Perché oggi applicare qualcosa che è stata indicata nel 1954? Credo che neanche il popolo ucraino pensasse agli Scudi blu, eppure l’Unesco stima in 2,6 miliardi il danno provocato dalle armi russe in quel Paese. Ora, noi speriamo che non ci sia nessun evento di questa natura nel nostro Paese, quindi cogliamo negli Scudi blu il signficato di luogo prezioso, che ci appartiene, che in ogni circostanza ci impegniamo a preservare”.

L’apposizione è la prima nella provincia di Bergamo e rientra in “Uno Scudo per la cultura”, progetto con cui Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia, col supporto di Croce Rossa Italiana Comitato di Bergamo, punta ad apporre lo Scudo Blu su 20 beni culturali tra le due città Capitale Italiana della Cultura 2023. Il progetto ha ricevuto il contributo del Bando Capitale della Cultura 2023, emanato congiuntamente da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca ed ha inoltre il supporto di CNA Brescia e di BCC dell’Agrobresciano.

“Uno Scudo per la cultura” rientra nel solco della campagna “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola”, avviata nel 2022 da Croce Rossa Italiana, in quanto ente promotore di Diritto Internazionale Umanitario, che aveva portato alla sottoscrizione del protocollo con l’Anci, per promuovere all’interno dei territori l’individuazione di beni destinatari dello Scudo Blu, attraverso un lavoro di collaborazione tra i comitati di Croce Rossa (enti proponenti), Comuni (enti deliberanti), gestori, Soprintendenza.

Generico giugno 2023

“La protezione dei beni culturali è un percorso che non si esaurisce nell’apposizione dello Scudo Blu – commenta Maurizio Bonomi, presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Bergamo -. Individuare i beni meritevoli di tutela significa, infatti, riconoscere la loro importanza innanzitutto per la comunità locale, che attorno ad essi costruisce la propria identità, ma anche per l’intera umanità, in quanto vuol dire evidenziare il valore storico, culturale, artistico, sociale, che si andrebbe a perdere qualora il bene fosse distrutto o depauperato”.

Il primo importante step del progetto è stata la delibera firmata dal Comune di Bergamo il 4 maggio scorso, che indica l’elenco dei beni culturali oggetto di protezione internazionale: Piazza Duomo, Piazza Vecchia, Accademia Carrara, Chiesa di S. Spirito, Mura Veneziane, Ex Complesso conventuale di S. Agostino, Ex Complesso monastico di Astino, Teatro Donizetti. Per l’apposizione dello Scudo su tutti i beni, è prevista l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia.

“La delibera comunale – spiega Carolina David, presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia e istruttrice di Diritto Internazionale Umanitario – approvata dal Comune, su proposta di Croce Rossa dopo la consultazione con gli enti interessati, è l’atto ufficiale fondamentale per innescare il processo virtuoso di protezione dei beni culturali nei conflitti armati, in quanto attesta la volontà della comunità, rappresentata dalla sua più alta istituzione, di prendere tutte le misure possibili per evitare il danneggiamento o la distruzione del bene”.

La delibera di Bergamo, come quella di Brescia, è stata trasmessa anche agli uffici del Ministero della Cultura che, anche su sollecitazione di Croce Rossa Italiana, sta lavorando alla predisposizione di un albo nazionale in cui saranno inseriti tutti gli Scudi Blu, che avrà valore a livello internazionale.

Generico giugno 2023

“La Capitale della Cultura di Bergamo e Brescia – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti – si fonda su valori importanti, non ultimo, ovviamente, quello della pace. Ne è testimonianza una delle ultime e più significative iniziative del nostro progetto, quel “Culture for Peace” che la scorsa settimana ha portato 2 premi Nobel ad affrontare il tema della Pace – in Ucraina e in Iran – sul palco del nostro Teatro Sociale. E la pace è un valore fondante di tutti i sistemi culturali: proprio qualche giorno fa, UNESCO ha annunciato che la guerra mossa dalla Russia in Ucraina è costata circa 2,6 miliardi di dollari di danni al patrimonio e ai siti culturali del Paese, un danno incalcolabile all’identità stessa ucraina e degli ucraini. Non a caso la convenzione de L’Aja prevede di individuare i luoghi e i beni culturali da proteggere, un lavoro, questo, da fare in tempo di pace. Quale anno migliore per sviluppare questa attività, se non quello della Capitale della Cultura? Non è un caso, inoltre, che si inizi questo percorso di individuazione proprio dal Teatro Donizetti, l’ultimo bene culturale al quale la nostra Amministrazione ha garantito un futuro attraverso un certosino lavoro di restauro, che ha consentito di restituire ai bergamaschi il teatro in tutto il suo splendore”.

“Come Fondazione Teatro Donizetti – sottolinea il presidente Giorgio Berta – siamo molto onorati di ricevere lo Scudo blu per il nostro Teatro, in coincidenza poi con una attività così significativa per tutti come la Donizetti Night, volto popolare e senza barriere della nostra programmazione musicale, ideata da Francesco Micheli. Il Donizetti è per la città un simbolo di accoglienza e coinvolgimento, di produzione culturale e divulgazione per tutti, dalle scuole agli adulti. Il recente restauro, il senso di appartenenza dimostrato dai nostri mecenati e sponsor, l’impegno dimostrato anche nelle fasi più buie della pandemia, dimostrano quanto Bergamo ami questo luogo e quello che vi viene realizzato”.

Il Teatro sarà inserito nel sito www.scudoperlacultura.it, che conterrà una mappa con tutti gli Scudi Blu di Bergamo e Brescia e proseguirà poi con Pesaro, prossima Capitale Italiana della Cultura, con cui, a fine anno, avverrà il passaggio di testimone. Croce Rossa Italiana Comitato di Pesaro sarà infatti invitata nella cerimonia di chiusura di tutto il progetto, per un’ideale consegna della staffetta, affinché possa continuare l’opera di protezione dei beni culturali attraverso lo Scudo Blu, quale eredità dei Comitati di Croce Rossa alle città Capitale Italiana della Cultura.

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