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Il supporto

Nasce a Bergamo il gusto di gelato “Emilia-Romagna” per le gelaterie alluvionate

L'iniziativa della rivista Gelato Artigianale ha già raccolto 15mila euro

Bergamo. Nasce a Bergamo il gusto “Emilia-Romagna”, pensato per raccogliere fondi a favore delle gelaterie artigianali in difficoltà dopo la tragica alluvione. Il fango ha infatti messo in ginocchio non solo tantissime famiglie, ma anche centinaia di attività commerciali che, dopo aver subito danni enormi, in molti casi rischiano di non poter più riaprire i battenti.

Tra queste decine di gelaterie, il cui appello ad un aiuto concreto per ripartire ha raggiunto l’importante filiera produttiva del nostro territorio, dove sono presenti non solo tanti validi professionisti del settore ma anche molte aziende del comparto specializzate nella produzione di macchinari e ingredienti per la produzione di dolce freddo.

Sono già tanti, quindi, i gelatieri bergamaschi che hanno raccolto l’appello della rivista di settore “Gelato Artigianale”, con redazione a Stezzano, per una raccolta fondi che passa non solo attraverso un contributo diretto su un conto corrente dedicato, in grado di raccogliere i primi 15 mila euro nel giro di appena una decina di giorni, ma anche tramite la produzione di un gusto dedicato all’Emilia-Romagna.

“Nei giorni immediatamente successivi all’alluvione abbiamo attivato una campagna il cui ricavato sarà interamente devoluto alle attività colpite – spiega Marco Levati, editore e direttore responsabile della rivista -. Ma non solo: ci siamo già mossi per promuovere attività dedicate a far ripartire quanto prima le gelaterie che hanno subito danni attraverso il coinvolgimento delle più importanti aziende del settore con lo scopo di fornire rapidamente attrezzature pronte all’uso e creare un programma agevolato di acquisto o ripristino dei macchinari danneggiati”.

Nei giorni immediatamente successivi all’alluvione, Levati e parte della redazione della rivista bergamasca hanno deciso di partire come volontari per la Romagna, non solo per censire le attività colpite ma anche per dare un aiuto concreto: “Ci siamo resi conto con i nostri occhi di come il fango abbia letteralmente sommerso tante abitazioni e altrettante attività commerciali, rimboccarci le maniche e dare una mano è stato il minimo che potessimo fare – dice Levati -. Purtroppo in tanti hanno perso sia la casa che il loro locale: nelle prossime settimane continueremo a lavorare per permettere loro di ricominciare”.

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