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Economia

Bergamo, oltre il 12% del Pil prodotto dal lavoro dei contribuenti immigrati

Il dato emerge dallo studio della Fondazione Moressa di Mestre che ha analizzato le dichiarazioni dei redditi dello scorso anno basate sull’anno d’imposta 2021

Bergamo. Oltre il 12% del Pil prodotto a Bergamo si deve al lavoro di contribuenti immigrati. Il dato emerge dallo studio della Fondazione Moressa (Istituto di ricerca creato e sostenuto dalla CGIA di Mestre) che ha analizzato le dichiarazioni dei redditi dello scorso anno basate sull’anno d’imposta 2021 evidenziando la ripresa della componente immigrata in Italia, che dopo il calo registrato durante la pandemia arriva a toccare il massimo storico facendo registrare, solo nella nostra provincia, un volume dichiarato di quasi 1,7 miliardi di euro (1.675 milioni) a fronte di un reddito medio annuo di 17.620 euro, per un totale di 242 milioni di Irpef versata.

Indicatori economici che danno l’idea dell’importanza dell’immigrazione regolare sia sul nostro territorio che, più in generale, in tutta Italia, dove il numero di contribuenti nati all’estero arriva infatti a 4,31 milioni (+3,4% rispetto all’anno precedente e +21,9% rispetto a dieci anni prima). Di conseguenza, toccano i massimi storici anche il volume di redditi dichiarati (64 miliardi, +9,3% rispetto al 2020) e l’Irpef versata (9,6 miliardi, +14,8%). Tra i contribuenti nati all’estero, quasi la metà (45,5%) ha dichiarato un reddito annuo inferiore a 10 mila euro. Tra i nati in Italia, in quella classe di reddito si attesta solo il 28,0% dei contribuenti.

Situazione opposta per i redditi più alti: appena l’11,7% dei contribuenti nati all’estero si colloca nella fascia 25-50 mila, contro il 25,8% dei nati in Italia. Nella fascia di reddito oltre 50 mila euro, infine, si colloca il 2,1% dei nati all’estero, contro il 6,5% dei nati in Italia.

Complessivamente, i contribuenti nati all’estero rappresentano il 10,4% del totale, con un’incidenza che oscilla tra il 3,5% nella fascia di reddito sopra i 50 mila euro e il 15,8% in quella sotto i 10 mila.

Tornando nello specifico ai dati del nostro territorio, la Lombardia è nettamente al primo posto a livello regionale, con 15,7 miliardi di volume di reddito complessivo proveniente dal lavoro di immigrati e 2,5 miliardi di Irpef versata. A livello provinciale, il dato bergamasco è inferiore solo a Milano (6,5 miliardi di reddito e 1,2 miliardi di Irpef), e Brescia (2 miliardi di reddito e 274 milioni di Irpef). Rispetto a Brescia, tuttavia, il reddito medio dei 97.648 lavoratori di origine straniera residenti a Bergamo è superiore (17.620 euro contro 16.640).

Secondo i ricercatori della Fondazione Leone Moressa, “Nel 2022 il numero di contribuenti immigrati ha raggiunto il massimo storico, superando anche i livelli pre-Covid. Una ripresa che, oltre che nel mercato del lavoro, si concretizza in quasi 10 miliardi di Irpef versati nelle casse dello Stato. Lo scenario economico attuale, inoltre, ha evidenziato una carenza di manodopera legata alle dinamiche demografiche e al riassetto del mercato del lavoro, rendendo necessari nuovi ingressi di lavoratori immigrati. Ingressi che, come evidenziato anche dal DEF 2023, porteranno benefici economici e fiscali a medio e lungo termine”.

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