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Arte

La mostra

Castel Rozzone omaggia Mario Cornali

L’esposizione inaugura sabato 1° aprile

Castel Rozzone. Inaugura sabato 1° aprile alle 17 a Castel Rozzone, nella Sala polivalente del Comune, la mostra “…e profondissima quiete”, un doveroso omaggio a Mario Cornali nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura.

La rassegna propone una trentina di opere rappresentative dell’intero iter artistico di Cornali: dalle prima prove più acerbe e istintive dell’artista non ancora ventenne, ai lavori della prima maturità d’impronta cezanniana, degli anni Quaranta e Cinquanta, definiti nei piani da un tratto che marca I piani compositivi, fino alle tele degli ultimi decenni, percorse da un afflato spaziale e cromatico che ne dilata l’impatto emozionale.

Un maestro indimenticato, Mario Cornali, la cui vicenda bioartistica racconta, negli inevitabili limiti di una storia individuale, le traiettorie di ricerca e di pensiero di tutta una generazione. Il Novecento di Mario Cornali è stato vibrante, aperto al confronto, pieno di esperienze umane e artistiche e testimonia di un’epoca irripetibile in cui lo spirito e il temperamento propri di una terra di provincia come Bergamo si coniugavano con la consapevolezza dei più vasti orizzonti dell’arte e con l’apertura al confronto, anche acceso, con le istanze della contemporaneità.

Dalle committenze della pittura sacra, ai cimenti dei premi di pittura, alle prove dell’artigianato d’arte (si pensi ad “Arte e Artigianato Orobico”, attivo dal ‘47 al 53, col supporto di Nino Zucchelli e di Luciano Rumi) alle sfide dei sodalizi come il Gruppo Bergamo, alla docenza al Liceo Artistico negli anni caldi della contestazione, alle stagioni dei cenacoli d’arte come le “Verdellate” – i ritrovi conviviali a Verdello tra pittori e scultori alla “baracca” del pittore Simone Morelli, con l’appoggio di appassionati sostenitori come l’imprenditore Romano Mossali.

E’ tutto un mondo fatto di riservatezza e di legami autentici tra gli artisti, che oggi, nell’era più aggressiva della comunicazione e dell’autopromozione, appare sorprendente e lontano e che pure ha dato uno spessore indiscutibile al fare pittorico degli interpreti di quelle stagioni d’arte, da Cornali a Normanni, da Algisi a Maffioletti, da Lazzarini a Vitali, da Rossi a Locatelli, a Milesi, a Scarpanti….
La mostra a Castel Rozzone è l’occasione per ripercorrere, in sintesi, la parabola artistica e culturale di un piccolo grande maestro che è ancora capace di emozionare con le sue inquiete visioni d’esterno o d’interno, a tema sacro o esistenziale. Visioni che restano tenacemente nel solco della “forma”, ma una forma, come Cornali amava dire, “che canti col colore”, capace quindi di brani di puro lirismo metafisico e, in tal senso, di vibrante astrazione cromatica.

Castel Rozzone omaggia Mario Cornali

La mostra, curata da Beatrice Resmini e Pietro Resmini, è aperta fino al 24 aprile nei seguenti orari: venerdì, sabato e festivi 10 – 12, 16.30 – 20.00. In altri giorni e orari su richiesta al numero 0363.381003.

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