• Abbonati
Dal 2 al 5 aprile

Tutti pronti per la 55ª edizione del Vinitaly: ci sono anche nove cantine bergamasche

C'è preoccupazione a causa delle siccità. L'amministratrice della società agricola Celinate: "I vigneti sanno soffrendo e richiedono molte più spese, soprattutto nelle zone del terreno in pendenza"

Sospeso tra l’entusiasmo per l’ottima ripresa post-Covid e il problema della siccità, il comparto enologico è pronto a tornare a indossare il suo vestito più bello in vista della 55ª edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile. Tra le oltre 4 mila cantine in quartiere anche nove bergamasche, numero in deciso aumento rispetto alle tre della passata edizione (la prima dopo la pandemia) ma comunque inferiore rispetto alla dozzina di partecipanti nella kermesse 2019.

Quello al via domenica sarà un Vinitaly internazionale, che punta a superare il consuntivo 2022 che si chiuse con 25mila buyer stranieri da 139 Paesi, il 28% degli 88mila operatori totali arrivati nella città scaligera, facendo registrare la più alta incidenza estera di sempre. È proprio l’export la strada individuata dal settore per una crescita, con le vendite estere che negli ultimi 10 anni vedono il vino tra i comparti del made in Italy a maggior tasso di crescita.

Tra le cantine orobiche pronte a tornare nei padiglioni di Vinitaly dopo l’esperienza dello scorso anno c’è la Società Agricola Celinate di Scanzorosciate, alla seconda partecipazione consecutiva: “Il nostro obiettivo è quello di farci conoscere sempre di più, allargando la nostra clientela magari anche all’estero – spiega l’amministratrice Luciana Suardi -. Oltre al Moscato di Scanzo Doc, al Chardonnay e al Valcalepio Bianco, che sono alcune delle nostre produzioni più richieste insieme al Cabernet in purezza e al Merlot, a partire da quest’anno proporremmo il nostro primo metodo classico, sia bianco che rosè”.

A complicare gli affari, però, c’è una siccità che non dà tregua: “È vero, i vigneti sanno soffrendo e richiedono molte più spese, soprattutto nelle zone del terreno in pendenza”.

Al rientro nell’elenco espositori dopo un’edizione di stop c’è la Società Agricola Locatelli Caffi di Chiuduno: “Quello di Vinitaly è un momento importante per il settore e per il rafforzamento della nostra clientela – racconta Diego Locatelli, titolare insieme al fratello Fabio della cantina, a conduzione famigliare da ormai cinque generazioni -. L’estero può rappresentare uno sbocco importante, anche se i nostri mercati di riferimento sono quelli di Bergamo e delle province limitrofe, dove la produzione è inferiore ai consumi. A Verona presenteremo, tra gli altri, il nostro nuovo Pinot Grigio Doc Terre dei Colleoni”.

Secondo Locatelli, il problema della mancanza d’acqua nei vigneti potrebbe assumere nel prossimo futuro dimensioni ancor più preoccupanti: “Vedremo come intervenire, anche perchè irrigare in collina non è semplice. Stiamo valutando l’utilizzo di tecniche agronome particolari per lavorare il terreno in modo tale che risenta meno della siccità, ma ovviamente tutto questo comporta costi maggiori”.

Di seguito le aziende bergamasche presenti a Vinitaly 2023: Cantina Sociale Bergamasca, Consorzio Tutela Valcalepio, Dilmoor S.p.A., Locatelli Caffi Società Agricola S.S., Medolago Albani Azienda Vitivinicola, Seminario Permanente Luigi Veronelli, Soc. Agr. F.M. di Plebani Franco & C. Snc – Il Calepino, Società Agricola Celinate Srl, Tallarini.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI