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L'appello

La Polizia di frontiera al prefetto: “Serve più organico per garantire la sicurezza della prossima stagione estiva”

In un incontro le principali sigle sindacali che rappresentano gli agenti in servizio all'aeroporto di Orio hanno manifestato le proprie preoccupazioni: "Per lo scalo è previsto un aumento di 10 unità entro il 2027, un'incredibile sottovalutazione della realtà"

Bergamo. Le sigle sindacali che rappresentano gli agenti in forza all’Ufficio di Polizia di Frontiera di Orio al Serio hanno una sola richiesta al prefetto di Bergamo Giuseppe Forlenza: il potenziamento dell’organico, quantomeno nei mesi estivi.

È quanto i segretari generali provinciali di Siulp, Sap, Siap, Fsp, Coisp e Silp hanno espresso nell’incontro avuto nei giorni scorsi al titolare dell’ufficio territoriale di governo, alla presenza anche del dottor Carmine Grassi, dirigente della II Zona di Frontiera per la Lombardia.

“Il Prefetto ha ascoltato con attenzione le preoccupazioni rappresentategli e ha garantito un suo pronto intervento per potenziare l’organico quantomeno nel periodo estivo, assolutamente necessario per evitare situazioni che ricadrebbero nella sua stessa sfera di competenza – sottolineano i sindacati – La grave situazione relativa alla carenza di organico dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Orio al Serio è stata per anni oggetto di innumerevoli comunicazioni, indirizzate alle autorità, alla stampa e alle forze politiche, a tutti i livelli, locali e nazionali. Nonostante queste continue sollecitazioni, gli incrementi di personale sono sempre stati insufficienti a colmare il fabbisogno che man mano cresceva con l’espansione dell’aeroporto”.

“La recente revisione delle piante organiche da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha previsto per lo scalo aereo di Orio al Serio un incremento di sole 10 unità che dovranno giungere entro il 2027! Un’incredibile sottovalutazione della realtà – evidenziano – La pianta organica, infatti, non è sufficiente nemmeno per gli attuali carichi di lavoro, e di certo, alla luce degli investimenti ed ampliamenti strutturali previsti dalla società di gestione, non sarà sufficiente nemmeno per garantire la sicurezza ed il regolare servizio di controllo alla frontiera nei periodi di traffico ordinario.
Non solo, le evidenti e sproporzionate disparità di organico tra il personale dello scalo orobico (oramai il 3° aeroporto d’Italia già da svariati anni) e quello di altri aeroporti italiani è tale che pare incomprensibile come si possa continuare a sostenere che le carenze siano le medesime per tutti gli uffici di frontiera aerea.

La preoccupazione attuale ed urgente è quella che riguarda il prossimo periodo estivo: seppure l’aliquota di personale autorizzato ad usufruire delle ferie –come accade ormai da sempre- è stata ridotta al minimo indispensabile, si prospettano, in virtù del previsto ed esponenziale incremento dell’attività volativa, mesi molto duri per la “macchina” della sicurezza aeroportuale, code interminabili per l’utenza e tutte le sconvenienti situazioni che ne conseguono.

Sono pertanto chiaramente prevedibili ripercussioni anche nell’ambito dell’ordine pubblico, nonché di quello che dovrebbe essere un ordinato servizio di trasporto pubblico aereo.

La situazione, senza i necessari potenziamenti estivi, diverrà presto insostenibile e non ci si potrà nascondere dietro ai principi di eccezionalità o imprevedibilità della situazione, considerato che il problema è oramai strutturale”.

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