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L'inaugurazione

Apre la “Biblioteca dello Sport Nerio Marabini”: una “casa” dove immergersi nelle storie dei campioni fotogallery

Un luogo dove è possibile respirare fra gli oltre 3.000 volumi già catalogati e suddivisi per argomento una ventata di passione portata dal proprio ideatore Paolo Marabini che, seguendo le orme del padre Nerio, ha deciso di ridare vita all'ex fabbrica di via Libertà 29 aprendo le porte a coloro che vogliono immergersi in un terreno a tratti ancora inesplorato

Bergamo. La maglia gialla di Tadej Pogacar, la casacca di Antonio Cabrini oppure una pallina da tennis autografata da Flavia Pennetta. Sono solo alcuni dei cimeli che potrete trovate all’interno della “Biblioteca dello sport Nerio Marabini”, il nuovo spazio inaugurato nella mattinata di sabato 25 marzo. Un ente che rappresenta un unicum per la provincia di Bergamo e che consente agli appassionati delle più disparate discipline di immergersi in un mondo di storie e personaggi che hanno lasciato il segno nel proprio settore.

Un luogo dove è possibile respirare fra gli oltre 3.000 volumi già catalogati e suddivisi per argomento una ventata di passione portata dal proprio ideatore Paolo Marabini che, seguendo le orme del padre Nerio, ha deciso di ridare vita all’ex fabbrica di via Libertà 29 aprendo le porte a coloro che vogliono immergersi in un terreno a tratti ancora inesplorato.

“L’idea è nata il 15 dicembre 2018 quando al Lazzaretto è stata intitolata la sede dell’Unione Ciclistica Bergamasca di cui mio padre è stato presidente. In quella circostanza ho avuto l’intuizione di non ricordarlo attraverso un trofeo o un memorial, ma piuttosto con un’iniziativa che potesse valorizzare la sua figura perchè, oltre ad esser stato un uomo di sport, è stato anche un uomo di cultura – ha spiegato Marabini -. Ovviamente ci sono state diverse difficoltà lungo la strada fra la scelta della sede e la pandemia, tuttavia grazie a Claudio Gualdi sono riuscito a individuare questo locale che lui aveva rilevato e che mi ha proposto come sede”.

Ogni scelta non appare scontata all’interno della biblioteca dove ogni oggetto nasconde dietro di sé una storia ed è chiamato al tempo stesso a consentire al lettore di individuare immediatamente il settore d’interesse.

Una puntualità che ha consentito al giornalista de “La Gazzetta dello Sport” di non realizzare un semplice “contenitore” di libri, ma un vero e proprio museo dove scoprire fra gli scaffali pezzi introvabili come un fioretto di Valentina Vezzali oppure un pettorale autografato da Michela Figini.

“La maggior parte dei libri arrivano direttamente dalla mia collezione, altri si sono aggiunti con alcune donazioni da parte di alcuni colleghi, mentre gli oggetti si sono aggiunti con il tempo. Il pezzo più raro è un biglietto d’ingresso della finale del torneo di calcio delle Olimpiadi di Berlino 1936 vinta dall’Italia di Vittorio Pozzo sull’Austria – ha raccontato Marabini -. A quest’ultimo si aggiungono fra gli altri la maglia di campione del mondo appartenente a Peter Sagan con tanto di dedica, altre firmate da Maurizio Pinilla e Alessandro Florenzi, una divisa dell’Europa vestita da Gennaro Di Napoli durante la finale di Coppa del Mondo d’atletica leggera 1989 nei 1500 metri e infine un volante autografato da Nigel Mansell e la firma di Emil Zátopek, pluricampione olimpico nel mezzofondo”.

Dopo i primi giorni di rodaggio, la struttura rimarrà aperta al pubblico dal 27 marzo per tre volte alla settimana (lunedì, martedì e mercoledì, dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30) oppure su appuntamento, avendo modo di consultare il materiale presente e prendere eventualmente in prestito come in una biblioteca tradizionale. Il tutto sottoscrivendo una tessera associativa d’ingresso, gratuita per i ragazzi sino a 18 anni e con donazione (a partire da 30 euro all’anno) per i più grandi.

La “Biblioteca dello Sport Nerio Marabini” si prepara a diventare però una vera e propria “casa” per ogni sportivo con una serie d’eventi che nelle prossime settimane vedranno protagonisti esperti e campioni del passato con l’obiettivo di far rivivere le imprese che ci hanno fatto sognare.

“Il primo sarà il 14 aprile con un omaggio a Felice Gimondi a cui seguirà la presentazione degli eventi collaterali della tappa Seregno-Bergamo prevista per il 4 maggio – ha concluso Marabini -. Oltre a ciò ci sarà il 13 maggio un incontro con Valentina Vezzali, un appuntamento dedicato al calcio degli anni ’80 con Andrea Mitri e infine una serata con lettura delle antologie dei più grandi scrittori di sport con l’accompagnamento musicale di un saxofonista”

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