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La risposta

Ponte Secco, Brembilla e Zenoni: “A sicurezza dei pedoni ci saranno due semafori in più”

Gli assessori del Comune di Bergamo competenti sull'intervento: "Manterremo quelli esistenti e ne verranno installati altri, semaforizzati, per tutelare l'attraversamento sulle rotonde"

Bergamo. “La preoccupazione per i pedoni, rispetto all’importante intervento del Nodo di Ponte Secco, non è alta, è altissima”. Comincia così l’intervento di Marco Brembilla, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bergamo, e Stefano Zenoni, assessore alla Mobilità: proprio per tutelare e prevenire situazioni di pericolo, seppure in una gestione condivisa dell’opera insieme a Provincia e Comune di Ponteranica, la scelta non è stata solo quella di conservare gli attraversamenti pedonali già esistenti, ma di rinforzare il tutto creandone anche due che ad oggi non ci sono.

“Per quanto riguarda l’intersezione tra via Raboni e via Biava – spiegano – verrà mantenuto l’attuale attraversamento pedonale, ovviamente semaforizzato, spostandolo solo più avanti, e di qualche metro. E la scelta è proprio a tutela dei cittadini, perché in questo modo il rischio di troppa vicinanza tra chi cammina a piedi e chi guida l’auto è praticamente eliminato. Per quanto concerne invece la nuova grande rotonda che verrà realizzata, verranno appunto creati due nuovi attraversamenti, sempre a chiamata, che fino a questo momento non ci sono. E sulla più piccola, invece, resteranno gli attuali quattro. Senza dimenticare, poi, della faccenda relativa alla Teb2: abbassandosi la circonvallazione, l’intervento prevede la messa in opera di una ciclopedonale a raso che consentirà il raggiungimento di via Ruggeri da Stabello. Il tutto a dimostrazione che l’amministrazione comunale non si preoccupa solo della viabilità e di garantire una maggiore comodità di entrata e uscita dalla città alle macchine, ma pensa in primis a garantire la sicurezza dei pedoni. Detto questo, è chiaro e ovvio che terremo in considerazione tutte le segnalazioni che ci arriveranno, facendole nostre e condividendole con gli altri partners sul territorio che stanno lavorando all’opera, ovvero Provincia e Comune di Ponteranica”.

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