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Tra club e nazionale

Un’Italia “atalantina” con Toloi e Scalvini insieme? Suggestione difesa nerazzurra per Mancini

Insostituibili per Gasperini, potrebbero fare reparto insieme anche in azzurro

Rafael Toloi, Giorgio Scalvini e un terzo a seconda dell’avversario e di chi sta meglio. Potrebbe sembrare un po’ brutale, ma in linea di massima è questo il ragionamento che sembra applicare Gian Piero Gasperini quando si tratta di scegliere gli interpreti della sua difesa a tre in questo 2023.

Quando sono stati a disposizione, sia il capitano – che non ha mai mancato nemmeno una partita dal primo minuto nell’anno solare – che il talento classe 2003 hanno sempre preso il proprio posto nella formazione titolare, rispettivamente come braccetto destro e sinistro. E sono stati più che meritatamente chiamati da Roberto Mancini a vestire l’azzurro. Il sogno? Farlo insieme anche in campo, magari dal primo minuto.

Non sembra uno scenario così prossimo, in tutta onestà, ma nemmeno impossibile da realizzare. In fondo se la scelta dovesse ricadere sulla difesa a tre sarebbe piuttosto automatico immaginare Toloi e Scalvini nei posti che normalmente occupano ogni settimana con Gasperini, anche per abitudine.

Suggestioni, sì. Certo è che per l’Atalanta sarebbe l’ennesimo motivo di orgoglio, anche se non si tratta certo di un caso unico. Lo stesso Toloi e Matteo Pessina in diverse occasioni hanno condiviso il campo durante il percorso trionfale che ha portato gli azzurri alla vittoria di Euro 2020 poco meno di due anni fa. Nel match contro il Galles sono addirittura partiti titolari in contemporanea.

Al San Paolo di Napoli Scalvini si auspica di poter emulare l’ex nerazzurro, oggi capitano del Monza, e di poter condividere il reparto con Rafa, che anche in caso di difesa a quattro sembra avere un posto garantito sul centro-destra, visto che lo slot di terzino sarà del ‘padrone di casa’ Giovanni Di Lorenzo.

Nonostante l’assenza dell’infortunato Bastoni, la concorrenza che si trova di fronte il nativo di Chiari è agguerrita: il laziale Romagnoli, lo juventino Bonucci, l’interista Acerbi. Tutti giocatori di esperienza. Mancini però ha dimostrato di fidarsi di Giorgio e la possibilità di vederlo in campo anche solo per una manciata di minuti può essere concreta. Ora tocca al ct.

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