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Verso il congresso

Pd, cinque candidati per un posto da segretario provinciale

Il partito pensa al dopo Davide Casati e alle geometrie per le amministrative del 2024. Arriva il no di Matteo Rossi alla proposta di correre come sindaco di Bergamo, ci proverà per Bonate Sopra, il suo paese

Bergamo. Sono in cinque a giocarsi la poltrona di segretario provinciale del Pd. Il mandato di Davide Casati è infatti scaduto e lo statuto Pd esclude i doppi incarichi. Per questo, vista anche l’assenza di un vicesegretario, c’è chi vorrebbe che il congresso fosse convocato subito, anziché in autunno. Un’ipotesi caldeggiata dai sostenitori di Bonaccini, ma sulla quale frenano i sostenitori della nuova segretaria, convinti di potersela giocatore con più forza dopo aver raccolto i nuovi tesserati che nei prossimi mesi entreranno a sostegno della Schlein.

Chiaro che la scelta dipenderà anche dai nuovi equilibri decisi dal partito, alla luce dell’esito delle primarie che hanno visto trionfare Elly Schlein, oggi nuova segretaria del partito a livello nazionale. I rumors raccontano di ben cinque presunti candidati, pescati tra chi ha scelto di esprimere la propria preferenza verso l’avversaria di Bonaccini e tra chi, invece, ha sostenuto la mozione dell’attuale presidente dell’Emilia Romagna. Si parla di Giacomo Angeloni, il più vicino alla Schlein anche se non ha tifato per lei e proprio per questo mal visto dalla mozione che ha vinto il congresso, Alessandra Bertolotti, portavoce provinciale del comitato Parte da noi, Valentina Ceruti, Elio Moschini, dell’area Sanga, e Gabriele Giudici, attuale vice sindaco di Ciserano e segretario uscente della giovanile del partito.
Tutte anime e espressioni del partito, che lo rappresentano in forma differente, ma che sembrano essere interessati ad un ruolo che andrà definendosi insieme a quello del segretario regionale, per il quale si sono fatti i nomi di Silvia Roggiani e anche di Matteo Rossi, solo dopo che Schlein avrà messo le mani sulla sua segretaria nazionale. In questi giorni, infatti, si stanno definendo le geometrie rispetto a questo tema, nodo che dovrebbe essere sciolto al massimo entro l’inizio di aprile, per poi dare voce e respiro a tutto il resto.
Scelte che, a cascata, avranno poi una ricaduta anche a livello locale, anche sugli equilibri di partito rispetto alle decisioni sul prossimo candidato sindaco alle amministrative del Comune di Bergamo per il 2024. Tema, quest’ultimo, molto caldo che dovrà necessariamente vedere il passaggio di condivisione di temi e figure anche da parte delle altre forze di coalizione, non solo quelle del Partito Democratico. Al momento la richiesta di molti è quella di passare dalle primarie, scelta che però non è ancora stata ufficializzata, e la partita sembra giocarsi tra Elena Carnevali e Sergio Gandi, anche se non è esclusa una voce fuori dal coro, di chiara espressione civistica. Corteggiato, ma senza fortuna, Matteo Rossi che ha preferito ribadire la sua volontà di candidarsi sì alla poltrona di sindaco, per l’anno venturo, ma per il suo paese, Bonate Sopra.
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