• Abbonati
Il fenomeno

Oriocenter e non solo, l’invasione dei gruppi di adolescenti: “Sono rumorosi e maleducati”

Entrano nei negozi e capita che rubino la merce o si fronteggino tra loro. Il direttore del centro commerciale: "Purtroppo è un fenomeno diffuso in tutti i luoghi pubblici"

Orio al Serio. Arrivano quasi tutti con l’autobus o accompagnati in auto dai genitori. Indossano pantaloni della tuta con il cavallo basso, scarpe da ginnastica spesso slacciate, giubbotti smanicati, felpe extralarge con il cappuccio o magliette a maniche corte. Le ragazze prediligono jeans a vita alta e micro top che lasciano scoperto l’ombelico. Nel linguaggio giovanile vengono definiti “maranza”.

Si ritrovano in gruppetti, soprattutto il sabato e la domenica pomeriggio e sono davvero tanti. Hanno tra i 12 e i 17 anni, a volte anche meno. Qualcuno ha in bocca la sigaretta elettronica, gli occhiali da sole sollevati sopra la testa. Spesso infastidiscono commessi e clienti perché, essendo ragazzini, sono rumorosi, si spostano a frotte, entrano in massa nei negozi, a volte rubano.

Oriocenter è solamente un esempio perché, come dichiara il direttore Ruggero Pizzagalli “il fenomeno è diffuso ovunque, nei centri commerciali ma anche nelle vie del centro città o sugli autobus dell’Atb. Spesso non fanno nulla di male, ma essendo in tanti è normale che creino confusione. Poi certo, ci sono soggetti che invece sono dediti al furto o al vandalismo. Se sono maggiorenni la nostra politica è quella di denunciare, se sono minorenni contattiamo prima i genitori. Mi è capitato di beccare un ragazzino che imbrattava un muro esterno: ho avvisato la famiglia, che ha risarcito il danno ed ha invitato il figlio a ripulire. Si spera, con questo metodo, di educare e disincentivare gli adolescenti a commettere questi gesti. Nel frattempo noi abbiamo aumentato la sorveglianza e abbiamo informato le forze dell’ordine rispetto alla presenza di questi gruppi”.

Camminando per le gallerie di Oriocenter al sabato pomeriggio se ne vedono a decine di questi capannelli. Se poi si raggiunge la terrazza esterna, se ne trovano anche di più. Ridono, ascoltano la musica, ballano. Alcuni sono seduti sulle scale esterne dell’Iper, poco distante dalla fermata dell’autobus.

La maggior parte di loro non fa niente di male: ha eletto lo shopping center di Orio al Serio come punto di ritrovo non per fare acquisti, ma per girovagare senza meta da un piano all’altro insieme agli amici. Cose da adolescenti, insomma. Un fenomeno che, secondo chi lavora all’interno del centro commerciale, si è acuito dopo il Covid.

 

Generico marzo 2023

 

Ci sono anche ragazzi che si comportano in modo maleducato, spesso aggressivo. Ci sono gruppi che si sfidano, in diversi casi si è sfiorata la rissa e non è raro che i dipendenti si ritrovino a dover chiamare la vigilanza interna al centro per riportare ordine in negozio.

Le commesse di Bershka ne sanno qualcosa: “Sì sì, i gruppetti vengono spesso il sabato, ma anche in settimana. A volte fanno cadere i manichini, rubano e, nonostante sui vestiti ci sia l’antitaccheggio, afferrano i capi e scappano fuori dal negozio. Noi non riusciamo a fermarli tutti”.

I dipendenti di Stradivarius sono più morbidi: “Ci sono e sono tanti, ma non danno fastidio in modo intenzionale o cattivo. Dopotutto sono ragazzini, hanno 13, 15 anni. Magari vanno al cinema e poi si fanno il giro, entrano in negozio e fanno casino. A volte si provano i vestiti intasando i camerini. Una sera dei ragazzi si sono provati dei vestiti da donna, uscivano dai camerini con addosso dei leggins scatenando le risate degli amici. Li abbiamo dovuti cacciare fuori perché facevano troppo rumore”.

Da Zara e da H&M questi episodi non succedono perché ci sono le guardie interne al negozio. “Sì, gli adolescenti vengono ma sono clienti, acquistano come tutti gli altri e per il momento non ci sono mai capitati casi di disturbo o maleducazione”, spiega la responsabile della catena di abbigliamento spagnola.

 

Generico marzo 2023

 

Claire’s, rivenditore americano di accessori, gioielli e giocattoli rivolto principalmente a ragazze preadolescenti e adolescenti, viene spesso preso d’assalto, come raccontano le commesse: “Li vediamo sempre, i furti sono all’ordine del giorno. Vengono in tanti, si coprono a vicenda, strappano i cartellini e si infilano gli oggetti in tasca, nei calzini, nelle borsette. E sono arroganti. Un ragazzino è entrato con la sigaretta elettronica e, nonostante il cartello con il divieto di fumare, sbuffava il fumo in direzione dei sensori dell’antincendio”.

In un altro negozio di una famosa catena si stava addirittura scatenando una rissa. “Sono entrati una ventina di ragazzi appartenenti a due gruppi diversi – racconta una commessa -. Un gruppo ha cominciato a chiedere soldi all’altro e, dato che quelli non cedevano, si sono messi davanti all’ingresso e dicevano che non li avrebbero fatti uscire se prima non avessero consegnato il denaro. Abbiamo dovuto chiamare la sicurezza”.

 

Generico marzo 2023
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI