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La novità

Nasce Unibg OnAir, la web radio che dà voce all’Università degli Studi di Bergamo

Luca Viscardi, noto speaker radiofonico di Rtl 102.5, ha collaborato alla genesi: ecco la sua presentazione dell'ambizioso progetto

Nasce oggi, lunedì 20 marzo, UniBg OnAir, la versione 4.0 della radio dell’Università degli studi di Bergamo, la naturale evoluzione della prima emittente di Ateneo, che già qualche anno fa riempiva di musica e parole la meravigliosa sede di Via Salvecchio in Città Alta.

Quando mi è stato chiesto di proporre un progetto che fosse funzionale alla ricostruzione della webradio dell’Università degli Studi di Bergamo, mi sono fatto subito entusiasmare dall’idea.

Collaborare con una delle istituzioni più prestigiose della città, immaginare un modo nuovo e contemporaneo di interpretare uno strumento che è parte delle nostre vite, ma, soprattutto, poter condividere l’esperienza accumulata negli anni per accompagnare la nuova generazione dei conduttori radiofonici: mi è sembrata un’occasione imperdibile.

L’entusiasmo del delegato del Rettore alla web radio, Fabio Cleto, e il supporto della Prorettrice alla Comunicazione Francesca Pasquali hanno fatto il resto: abbiamo immaginato una radio moderna, che è ascolto dal vivo, ma è anche podcast, che è diversa da quello che già c’è, senza però voler peccare di presunzione, facendo qualcosa di difficile da apprezzare.

Il nome “web radio” è riduttivo: insieme agli straordinari studenti, che hanno aderito al progetto e contribuito con una montagna di idee, abbiamo cominciato a strutturare un programma ricchissimo di contenuti, che si potranno ascoltare nel modo tradizionale, con click sul sito o sulla app, oppure “on demand”, sulla piattaforma di podcast preferita. Sarà possibile usare anche uno smart speaker, a cui basterà chiedere “Fammi ascoltare UniBg OnAir”.

L’uso del tempo futuro non è casuale: quella che apriamo oggi non è la radio nella sua versione definitiva, ma la prima versione del laboratorio, che nel giro di qualche mese ci porterà al prodotto finale.

Abbiamo lavorato a tempo di record. Causa emergenza nella fornitura delle microcomponenti, basti pensare che le attrezzature necessarie per il funzionamento degli studi, allestiti nella sede di Via Salvecchio, sono state consegnate a metà del mese di febbraio. Sembrava una missione impossibile, ma grazie all’entusiasmo collettivo è diventata una splendida cavalcata.

Alla base delle attività di queste settimane c’è il lavoro di formazione degli studenti coinvolti, svolto dal giornalista Antonio Dini, mentre il designer Mirko Rossi ha lavorato all’identità visiva, al logo e liner del progetto, e ai primi contenuti promozionali. Contemporaneamente il sound designer Giovanni Schievano ha composto una “carta d’identità sonora” di grande impatto.

L’obiettivo di UniBg OnAir è quello di creare un legame tra le molte anime dell’Università degli studi di Bergamo, ma anche quello di parlare con la città, per rendere sempre più forte la connessione tra i cittadini e l’incubatore della cultura a Bergamo.

Devo fare un plauso a tutti gli studenti, che con il loro contributo hanno aiutato a mettere a fuoco i moltissimi contenuti che verranno prodotti nelle prossime settimane, a servizio dei loro colleghi universitari, ma anche di coloro che vivono a Bergamo, per conoscere meglio cosa avviene intorno a loro e forse anche per apprezzare ulteriormente il valore e l’importanza del nostro Ateneo, che è diventato uno delle Grandi Università Italiane, con oltre 20 mila iscritti che frequentano le sue diverse sedi.

Nei giorni scorsi, ho letto parole cariche di entusiasmo del Rettore Sergio Cavalieri: sono importantissime, un ulteriore stimolo per realizzare qualcosa di significativo, che possa rapidamente diventare un punto di riferimento nel contesto delle radio universitarie italiane.

La radio per cui lavoro, RTL 102.5, crede fortemente nelle nuove generazioni e ha creato una radio totalmente dedicata a loro, Radio Zeta: sono altrettanto convinto della necessità di un vero e proprio “ricambio generazionale”, per questo mi piace pensare che UniBg OnAir possa essere una palestra per formare la generazione dei conduttori che verrà.

C’è un altro dettaglio importante, che penso di poter condividere: nel corso di queste settimane il team della radio ha avuto un supporto straordinario da tutte le componenti del mondo universitario, dall’amministrazione alla divisione informatica, con uno spirito di collaborazione encomiabile. È doveroso dire un grazie a chi ha dato un segnale di condivisione importante. Possiamo probabilmente considerarlo il primo successo, speriamo il primo di una lunga serie.

In bocca al lupo a tutti gli studenti che sceglieranno di sostenere questo progetto e di aiutare a dare voce al mondo dell’Università degli studi di Bergamo. È affascinante pensare che la radio anche nel 2023 possa rappresentare una novità di grande impatto culturale.

 

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