Bergamo

La “Casa di Pat” accoglie i visitatori, anche disabili, di Capitale della cultura fotogallery

Il progetto di Lucia Maggioni in memoria della sorella Patrizia, morta di sclerosi multipla: "L’idea di solidarietà e di aiuto nasce dal suo spirito"

Bergamo. Accogliere i visitatori, anche quelli disabili, di Bergamo-Brescia capitale della cultura e della “via delle sorelle”, un cammino bidirezionale di 130 chilometri che da aprile permetterà di scoprire queste due province. È la nuova missione della “Casa di Pat” in via Del Guerino 5, in città, che offre prezzi calmierati e una struttura dove gli ospiti potranno sentirsi a casa propria: verrà offerto, per esempio, tutto ciò che prevede il cammino, tra cui il necessario per lavare i propri vestiti e una colazione energetica per poi ripartire nel migliore dei modi.

Lucia Maggioni, fondatrice della “Casa”, ha inaugurato la struttura il primo maggio 2022 in ricordo della sorella Patrizia, scomparsa all’età di 68 anni, affetta da sclerosi multipla progressiva. Il desiderio di Lucia è quello di offrire, anche alle persone con disabilità, uno spazio privo di barriere architettoniche, dove poter trascorrere giornate in armonia e serenità con famigliari e amici.

Le funzionalità di questo luogo, che era stato precedentemente adattato alle esigenze di Patrizia, sono molteplici: può essere vista come una semplice casa-vacanza dove recarsi per visitare la città di Bergamo o come una “palestra di prova” dove le persone con disabilità possono provare a vivere da soli. Oppure un luogo in cui valutare gli ausili più utili e adatti alle proprie esigenze o un’abitazione dove attuare dei progetti di “sollievo” a favore anche delle famiglie e in collaborazione con associazioni o enti pubblici. O, ancora, una struttura di lunga permanenza per il passaggio all’ospedale alla propria abitazione. L’idea è proprio quella di avere una casa “a ventaglio”, aperta a tutto e a tutti.

Lucia Maggioni, che ha lavorato come insegnante di sostegno per 42 anni e quindi sa bene come approcciarsi alla disabilità, abita proprio sopra l’appartamento ed è a disposizione anche per fornire itinerari di Bergamo, su come spostarsi in carrozzina, anche attraverso percorsi protetti in collaborazione con il nuovo progetto di Storycity.

Con un velo di emozione, la donna ricorda la sorella scomparsa: “Patrizia ha dedicato la sua vita agli altri –  le sue parole – . Ha iniziato come impiegata quando all’età di 20 anni ha lasciato il suo lavoro dopo essere entrata in contatto con l’associazione AIDO, rinunciando a un posto sicuro per andare a lavorare lì inizialmente come volontaria”.

“Per lei non esisteva il sabato e domenica – prosegue – , non c’erano orari: iscriversi all’Aido significa donare la propria vita per un’altra persona, e lei l’ha dedicata interamente a questo progetto. L’idea di solidarietà e di aiuto nasce dal suo spirito, e il portare avanti questo progetto in suo nome aiuta a mantenere vivo questo valore in cui lei credeva fortemente”.

“La “Casa di Pat” nasce da un mio sogno e dal desiderio di seguire le orme di Patrizia, per dare spazio a una disponibilità verso l’altro e con la sensazione di far sentire a casa propria coloro che vengono. Insomma, il concetto fondamentale è quello di accoglienza. Ho sognato mia sorella e insieme abbiamo deciso che cosa ne avremmo fatto di questa abitazione, il nome è composto da “casa”, nata da questo sogno, e da “Pat”, il suo soprannome di quando era una ragazza”.

Poi Maggioni spiega: “Sono partita da sola in questo progetto. In seguito, grazie all’aiuto dell’assessora alle politiche sociali Marcella Messina e di Paola Morandini funzionaria del Comune di Bergamo area disabilità, ho avuto il supporto da diverse associazioni del territorio che hanno creduto in me, tra cui la ADB (associazione disabili bergamaschi) e la AIDP (associazione italiana persone down, sezione di Bergamo) e Uildm Unione italiana lotta alla distrofia muscolare”.

“A darmi grande soddisfazione – conclude – sono le dediche e le recensioni delle persone che vengono ad alloggiare qui. Quelle con disabilità motorie spesso mi dicono che è difficile trovare delle strutture così attrezzate, mentre quello che risalta qui è il sentirsi accolto e accompagnato durante la visita. La casa è qui per aiutarli nelle loro difficoltà e rendere l’esperienza il più piacevole possibile”.

I due principali canali di accesso per la prenotazione della “Casa di Pat” sono Airbnb e Visit Bergamo e ci sono delle convenzioni, grazie all’Associazione B&B and Co. di cui la casa vacanze fa parte, con l’Accademia Carrara, il Parco Avventura di Torre Boldone, e QC Terme San Pellegrino.

Per maggiori informazioni è possibile trovare “La Casa di Pat” sui vari canali social:

Il sito: https://www.lacasadipat.it/
Facebook: La Casa di Pat
Instagram: la_casa_di_pat

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