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L'assemblea

Notai, si rinnova il consiglio bergamasco: “Attività stabile, preoccupati per il futuro”

Maurizio Luraghi, presidente Consiglio Notarile di Bergamo: “Dopo la forte crescita del 2021, il 2022 ci consegna una fotografia di sostanziale stabilità, anche se non possiamo nascondere una certa preoccupazione”

Si è tenuta mercoledì 15 febbraio all’Auditorium della sede di Confindustria Bergamo, al Kilometro Rosso, l’Assemblea annuale del notariato bergamasco, che ha proceduto al parziale rinnovo dei componenti del Consiglio Notarile distrettuale. L’Assemblea, dopo l’intervento del Presidente Maurizio Luraghi e la relazione del Tesoriere Marco Tucci, ha provveduto agli adempimenti elettivi.

Il Consiglio Notarile distrettuale di Bergamo risulta così composto:

Maurizio Luraghi, Presidente

Marco Lombardo, Segretario

Marco Tucci, Tesoriere

Carmine Mallardo

Fabrizio Pavoni

Raffaele Tartaglia

Angelo Bigoni

Marina Campeggi

Giulia Coppola Bottazzi

Andrea Mazzoleni

Corrado De Rosa

Andrea Mazzoleni (classe 1988) e Corrado De Rosa (classe 1986) subentrano ai notai – in scadenza di mandato – Alberto Maria Ciambella e Pasquale Farinaro. Rieletti anche i consiglieri Fabrizio Pavoni e Marco Tucci, quest’ultimo confermato Tesoriere.

Nel Distretto di Bergamo, alla fine del 2022, su 107 sedi notarili disponibili sono operativi 83 notai (tre in meno rispetto al 2021). Restano attualmente libere 24 sedi assegnate alla Provincia di Bergamo dal Ministero della Giustizia. Nel 2022 sono stati iscritti 4 notai di nuova nomina, mentre in due hanno lasciato Bergamo per altri distretti. Le donne notaio sono 27, pari al 26% dei notai del Distretto (dato invariato rispetto al 2021). L’età media dei notai bergamaschi è pari a 51 anni; il più giovane ha 32 anni mentre il più anziano 73. Gli studi notarili associati sono 9 (uno in più rispetto al 2021).

L’ATTIVITÀ NOTARILE NEL 2022

Il 2022 segna una lieve flessione rispetto ai dati ampiamente positivi del 2021 (che aveva registrato una crescita dell’attività del 27%): l’attività del Distretto di Bergamo fa registrare un -2,4 %, in linea con il trend della Lombardia e del Paese. Il numero degli atti stipulati passa, in valore assoluto, da 83.616 a 79.710 (con una diminuzione di 3.906 unità, pari al -4,7%).

Le donazioni scendono da 3.024 a 2.800 (-7,4%), una diminuzione di 224 unità, ma in valori assoluti il dato è comunque in linea con quelli registrati dal 2016 al 2021.

Il numero dei trasferimenti immobiliari (rappresentati per lo più dalle compravendite) passa da 25.809 (2021) a 26.255 (2022) con un aumento di 446 unità (+1,7%).

Cresce di misura (44 atti) il numero dei mutui bancari che passano da 11.411 a 11.455 (+0,4%). È, quest’ultimo, un dato che si presta ad una duplice interpretazione: i contratti di mutuo, infatti, si stipulano sia per investire – evidenziano quindi la ripresa economica, dei risparmi e degli investimenti – sia per liquidare i debiti contratti.

Diminuiscono anche i cosiddetti atti di “ultima volontà” (che comprendono in particolare i testamenti pubblici e segreti), che passano da 459 a 400 (-12,9%). Lieve arresto anche per gli atti di costituzione di società, che scendono in valore assoluto di 95 unità, da 2.115 a 2.020 (-4,5%), mentre il numero degli atti di scioglimento di società resta sostanzialmente stabile (da 873 a 892). Resta stabile anche il numero degli atti costitutivi delle società a responsabilità limitata, che da 2.115 scendono a 2.020 (- 95 unità), stessa tendenza per le società a responsabilità limitata semplificate che passano da 254 a 251.

L’iniziativa “Chiedilo al Notaio”, l’attività di consulenza gratuita al pubblico si è avvicinata ulteriormente ai cittadini: nel corso dell’ultimo triennio il servizio è stato attivato, in collaborazione con le amministrazioni comunali, in quattro nuovi comuni della provincia di Bergamo: Scanzorosciate, Stezzano, Torre Boldone e Zanica, in cui, nel 2022, si sono tenuti rispettivamente 43 34, 30 e 4 colloqui.

“Analizzando i dati relativi all’attività del Distretto Notarile di Bergamo nel 2022 – dichiara il Presidente Maurizio Luraghi – emerge che da quando è iniziata la grande crisi del 2008 il punto più basso dell’attività notarile, che rifletteva il cambiamento in corso nell’economia e nella società, è stato toccato nel 2015: dal 2016 in poi c’è stata una lenta ma costante ripresa, che si è consolidata nel 2019. La pandemia ha interrotto bruscamente questo trend e nell’anno del lockdown, il 2020, abbiamo registrato una diminuzione dell’attività di circa il 9% rispetto all’anno precedente. Il 2022, dopo la forte crescita del 2021, ci consegna una fotografia di sostanziale stabilità, anche se non possiamo nascondere una certa preoccupazione per il futuro: le difficoltà economiche che i cittadini si sono trovati ad affrontare nel corso dell’anno appena terminato, anche a causa della guerra in Ucraina (aumento delle bollette e dei prezzi dei generi di prima necessità, inflazione, aumento dei tassi di interesse bancari e conseguente aumento delle rate di mutuo), hanno indotto molte persone a rinviare investimenti importanti quali l’acquisto della casa per abitazione (con o senza relativo mutuo) o l’avvio di nuove attività imprenditoriali (come dimostra la sia pure leggera diminuzione degli atti costitutivi di nuove società). Speriamo di essere smentiti dai fatti, visti anche i dati ben più confortanti che arrivano dall’economia generale del Paese”.

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