• Abbonati
Tribunale

Morto in bici per una buca a Selvino, la difesa: “Non c’entra quella, è stata una fatalità”

Chiesta l'assoluzione per i due cantonieri della Provincia imputati per la morte di Pierangelo Gusmini, 50enne geometra di Cologno al Serio che perse la vita il 9 marzo 2013 in sella alla sua bici da corsa

Bergamo. Nuova udienza del processo che vede imputati due cantonieri della Provincia per la morte di Pierangelo Gusmini, 50enne geometra di Cologno al Serio che perse la vita il 9 marzo 2013 mentre con la bici da corsa percorreva la discesa che da Aviatico porta a Selvino.

Davanti a lui c’era un amico che dopo aver affrontato una curva sentì un tonfo. Il 50enne aveva perso il controllo della bici ed era andato a sbattere contro un muretto in pietra a fianco della carreggiata. A processo sono finiti due cantonieri della Provincia di Bergamo, citata come responsabile civile: P.G. (difeso dall’avvocato Emilio Gueli) e il collega V. C. (assistito dall’avvocato Roberta Zucchinali) per omicidio colposo.

Parte civile la moglie di Gusmini, Pierangela Maffeis, assistita dall’avvocato Francesco Mennini. Secondo l’accusa la caduta sarebbe stata provocata da una buca che si era formata sull’asfalto a causa di lavori che erano stati fatti in precedenza. Non è così per le difese, secondo cui non c’è un nesso di causalità tra le condizioni della strada, già di per sé piuttosto ripida, e l’incidente risultato fatale al geometra. Tant’è che è proprio di “fatalità” che parla la difesa. Anche perché la caduta, o lo “scarrocciamento” della bici sarebbe avvenuto prima, in un punto dove c’era della ghiaietta.

Il pm ha chiesto l’assoluzione degli imputati come i difensori, perché il fatto non sussiste o comunque non costituisce reato. Prossima udienza il 5 aprile.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI