Foppolo. “È stato irragionevolmente deliberato di aderire alla possibilità concessa dall’ultima Legge Finanziaria di stralciare sanzioni e interessi per cartelle esattoriali fino a 1000 euro. La nostra linea politica è chiara e semplice: un Comune con enormi buchi di bilancio come il nostro non può fare sconti se davvero vuole uscire dalla situazione di difficoltà in cui si trova”. Così il gruppo di minoranza ‘Valorizziamo Foppolo’ ha commentato la decisione presa dall’amministrazione del comune in alta Valbrembana, durante il consiglio comunale di lunedì 30 gennaio, di aderire alla misura che prevede la possibilità di stralciare interessi e sanzioni dei debiti fino a 1000 euro, per il periodo dal 2010 al 2015, presente nella legge di Bilancio.
“Per di più – si legge in una nota del gruppo di minoranza – se la gestione della riscossione delle imposte è già stata sufficientemente allegra in passato. A poco serve sbandierare l’assenza di disponibilità di risorse se poi non si recuperano tutti gli introiti possibili, magari per il bieco tornaconto che garantisce in termini di consenso strizzare l’occhio a quei contribuenti che non hanno adempiuto alle loro obbligazioni in tempi consoni. A riprova di ciò, basti pensare che nemmeno il Comune capoluogo della nostra provincia, Bergamo, ha ritenuto di aderire a questa possibilità, bensì ha indirizzato i cittadini sulla strada alternativa della ‘definizione agevolata’ prevista dalla stessa Legge Finanziaria e che anche noi avremmo auspicato per Foppolo. Sarebbe stata una scelta che avrebbe spinto i contribuenti non a posto a regolarizzare la propria posizione e, in definitiva, più equa, sia a tutela del malmesso bilancio comunale che di un basilare principio etico. Preme anche sottolineare che, nel deliberare di aderire allo stralcio, non è stato nemmeno reso disponibile il dato su quale impatto avrà questa operazione. Interpretiamo questo come un campanello d’allarme rispetto alle azioni che l’Amministrazione avrebbe dovuto intraprendere per recuperare le imposte non pagate”.
In risposta alla nota del gruppo di minoranza, Gloria Carletti, sindaco di Foppolo, ha precisato che la decisione è stata presa con la volontà di aderire ad una normativa superiore del governo. “Uno stralcio completo delle cartelle esattoriali non sarebbe mai stato proposto in consiglio comunale, perché non sarebbe stata una scelta etica e rispettosa nei confronti di chi paga regolarmente – precisa -. In questo caso, parliamo di uno stralcio di more e sanzioni previste per la mancata riscossione di cartelle esattoriali del periodo 2000-2015. In questo senso, il comune ha attivato tutte le forme praticabili per la riscossione dei tributi già dal suo insediamento, proprio per favorire un risanamento dell’ente. Per quanto riguarda il periodo preso in considerazione, però, bisogna notare come le cartelle inizino a diventare difficilmente eleggibili per lo stralcio. Oltre a questo, abbiamo comunque ritenuto opportuno seguire una normativa diretta del governo”.
Cartelle esattoriali riscosse regolarmente invece per il periodo 2015-2019 (anno in cui è stata eletta l’attuale amministrazione comunale). Per gli anni precedenti (oggetto del contendere), inoltre, la documentazione è lacunosa o mancante in alcune parti. “Per questo non possiamo avere una stima precisa dell’entità di un possibile condono. Manca l’iter gestionale di alcuni atti relativi agli anni presi in considerazione. Tra le tante situazioni anomale che abbiamo ereditato, c’era anche quella che necessitava una completa ricostruzione di ogni singola posizione rispetto al gestionale dei tributi: ricostruzione completata dopo un anno e mezzo di lavoro”. Una decisione presa quindi con la volontà di non opporsi ad una normativa superiore, “non certo per mancare di rispetto a chi ha sempre pagato regolarmente”.
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