Bergamo. È un raggiro ormai noto, in Bergamasca e non solo, quello del finto carabiniere che telefona per chiedere denaro destinato al figlio vittima di un presunto incidente. Un tentativo di estorcere soldi che si basa sul panico creato dalla notizia del ricovero di un proprio caro, che ha già fatto parecchie vittime, anche nella nostra provincia.
Ma c’è anche chi, per fortuna, è riuscito a capire che si trattava di una truffa. È il caso di Elena Carnevali, volto noto della politica locale, ex deputato con il Partito Democratico, che dopo aver ricevuto la telefonata ha iniziato ad avere dubbi sulla veridicità.
È lei stessa a raccontare l’accaduto in un post su Facebook: “Gli infami colpiscono sempre. Ricevo la telefonata di un maresciallo (poi finto) che mi informava dell’incidente di mio figlio, del ricovero, piantonato all’ospedale per avere investito sulle strisce pedonali una donna incinta, ecc ecc.
Per alcuni minuti mi si è fermato il cuore dallo spavento, per i dettagli plausibili poi ma poi ho capito dove va andava a parare: soldi. Sapeva di noi, della nostra famiglia. So che non è difficile aver informazioni che mi riguardano”.
Poi un appello a tutti: “È davvero una questione molto seria. Immagino cosa posso significare per altre persone meno attrezzate o più infragilite. Naturalmente il numero da cui chiamava era schermato, ma quell’infame potrebbe colpire altri”.
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