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Trekking e rifugi

Il Monte Torcola, un “terrazzo nobile” sulle vette della Val Brembana fotogallery

In poco più di un'ora e mezza di camminata, si possono osservare le principali cime del lato brembano delle Orobie

Piazzatorre. La neve è uno degli elementi utilizzati per far innamorare chiunque della montagna.

Vedere le vette imbiancate è infatti uno spettacolo impagabile, ma spesso per poterlo fare è necessario percorrere numerosi chilometri in auto e salire decisamente di quota.

Esistono tuttavia ancora oggi località che consentono di godersi scenari simili senza dover fare eccessiva fatica come il Monte Torcola, posto sopra l’abitato di Piazzatorre e gli impianti sciistici omonimi.

La cima, posta a 1783 metri sul livello del mare, si trasforma in inverno in una delle località più amate dagli appassionati bergamaschi di trekking che, in poco più di un’ora e mezza di camminata, possono osservare le principali punte della Val Brembana.

Per poter raggiungere la destinazione è necessario lasciare l’auto nei pressi della seggiovia che parte dal piccolo borgo orobico e intraprendere il sentiero CAI numero 121 che percorre la ripida strada forestale e che velocemente si immette nell’ampia pineta destinata a costeggiare la vallata.

Una salita costante che consente di guadagnare velocemente quota entrando così immediatamente a contatto con il panorama invernale e soffrendo soltanto in parte le difficoltà legate alla salita che spiana nei pressi della località Casera (1486 metri).

Un tratto utile per rifiatare prima di raggiungere il Rifugio Gremei (1550 metri) dove il panorama fa finalmente capolino fra gli alberi consentendo agli escursionisti di rifocillarsi all’ombra delle Orobie Occidentali dopo circa un’ora di cammino.

Dalla struttura ricettiva è quindi proseguire dritto così da immettersi su una delle piste da sci che raggiungono l’area e costeggiarla per circa un chilometro prima di giungere nei pressi di un bivio dove è fondamentale girare a destra per cogliere il sentiero che si avvicina sia ai vecchi impianti di risalita che all’ex Rifugio Torcole 2000, chiuso ormai da quasi due decenni.

Una volta scorto l’edificio si ha la certezza di aver conquistato il traguardo finale e aver finalmente l’opportunità di osservare le montagne circostanti come il Pizzo Arera, la Cima Menna e il Monte Secco dopo aver percorso 3,78 chilometri e superato 650 metri di dislivello positivo.

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