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La storia

“Facciamo volare Bruno”: padre e figlio lanciano una raccolta fondi per esaudire il desiderio dell’amico disabile

Paolo e Umberto Da Re, fotografi di Longuelo, vogliono portarlo in viaggio nei paesi nordici per festeggiare il suo 70esimo compleanno e chiedono aiuto per coprire le spese

Bergamo. “Quando Bruno, all’età di 60 anni, ha visto per la prima volta il mare, si è come paralizzato per lo stupore. Lui, che a causa della sua gravissima disabilità ha continui spasmi incontrollati. È stata una gioia indescrivibile per quest’uomo, che resta sempre chiuso in casa”.

Ora Paolo e Umberto Da Re, padre e figlio residenti a Longuelo, vorrebbero fare un nuovo regalo al loro amico: “Per i suoi 70 anni vorremmo fargli fare il battesimo dell’aria e fargli prendere un aereo per portarlo nei paesi nordici”. Per poter esaudire questo desiderio, hanno organizzato una raccolta fondi sulla piattaforma Splitted.

Quella di Bruno è una storia molto toccante, così come l’amicizia che lo lega a Paolo e alla sua famiglia. È nato nel 1953 da un parto difficile: hanno dovuto utilizzare il forcipe e nella manovra ha subito lesioni permanenti. “È miodistrofico e spastico – spiega Paolo -. Non cammina, non è autosufficiente, vive su una carrozzella elettrica che gli abbiamo regalato noi. Da solo non mangia, non beve, non riesce a coricarsi. Capisce tutto, parla a fatica e comunica con il mondo attraverso il computer, dato che un braccio riesce a muoverlo abbastanza bene. Appena nato la sua famiglia ha deciso di abbandonarlo e l’ha portato in un istituto di Torre Boldone specializzato in questo tipo disabilità gravi”.

Ed è proprio lì che Bruno e Paolo si conoscono. “Io avevo 18 anni e facevo il volontario per la Croce Rossa – racconta -. Andavamo a Torre Boldone per intrattenere gli ospiti della struttura, per cercare di farli svagare e divertire. Lui, mio coetaneo, si è subito affezionato parecchio a me, e io a lui. Era sempre stato chiuso lì dentro fin da quando era piccolissimo, non aveva mai visto nulla”.

Paolo andava a trovarlo regolarmente, fino a quando l’istituto è stato chiuso e Bruno è stato indirizzato all’azienda sanitaria d’origine, quella di Vercelli. “È finito in una casa di riposo, non era contento, lo consideravano poco e soprattutto non tenevano conto del fatto che lui non ha disabilità a livello mentale – prosegue Da Re -. Non voleva più stare lì, così gli ho trovato un’altra sistemazione e l’ho aiutato a trovare un appartamento piccolo e modesto al piano terra in un paesino in provincia di Vercelli. Ora vive lì ed è seguito da una badante”.

Paolo va da lui una volta al mese, i due amici si vogliono molto bene. Tant’è che quando Bruno ha spento 60 candeline, la famiglia Da Re gli ha regalato una crociera: “Lui non aveva mai viaggiato, non aveva mai visto il mare. Si è divertito tantissimo, è stata un’esperienza indimenticabile”.

Il prossimo giugno Bruno compirà 70 anni e Paolo e Umberto hanno pensato ad una nuova sorpresa. “Vogliamo portarlo nei paesi nordici, che sono molto ben attrezzati per le persone con disabilità. Abbiamo stimato, tra volo, albergo e extra, circa 4mila euro di spesa, anche perché bisogna tenere conto che dobbiamo portare con noi una figura professionale, un infermiere che lo possa assistere. Mio padre ed io pagheremo il nostro viaggio di tasca nostra”, spiega Umberto.

È nata così l’idea di organizzare una raccolta fondi, alla quale tutti possono partecipare: “Chiunque voglia contribuire, anche con una piccola cifra, ci aiuterebbe a raggiungere il nostro obiettivo. Lui si merita questo regalo, ha avuto una vita molto sfortunata, è una persona sola e ci piacerebbe davvero poter far diventare questo suo sogno una realtà”.

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