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L'allarme

Trasporto pubblico, il bilancio preoccupa: “Nel 2023 a Bergamo possibili riduzioni di servizio”

"Ulteriori tagli sarebbero controproducenti anche in vista della Capitale della Cultura, offrendo ai turisti un pessimo servizio"

Bergamo. Da un lato l’inflazione che cresce, dall’altro i contributi insufficienti. Ma anche il costo anomalo del carburante e le conseguenze della pandemia che il settore ancora si porta dietro, visto che la domanda è sempre inferiore del 10-15% rispetto al 2019.

“La ripresa dell’orario invernale 2022/23, in assenza dei servizi aggiuntivi attivati nei precedenti anni, ha messo in evidenza tutti i limiti di un sistema che fatica ad essere adeguato alle necessità, con risorse tecniche ed economiche non sufficienti a risolvere gli affollamenti dei mezzi delle ore di punta. In questo contesto si esprime forte preoccupazione per le possibili riduzioni di servizio che potrebbero essere necessarie per bilanciare le spese e le entrate”.

A scriverlo, in una nota, è il Consiglio di amministrazione dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale bergamasco. “Già negli anni precedenti – si legge in una nota – sono state operate riduzioni che hanno minato la competitività del settore con locali soppressioni di corse in aree deboli. Risulta quindi piuttosto complesso trovare ulteriori ambiti di riduzione dei servizi senza intaccarne la qualità e la capillarità nel territorio. Il settore sta lentamente uscendo dal periodo critico e su di esso si convogliano gli obiettivi di recupero verso una mobilità sempre più ambientalmente sostenibile, una compressione del servizio potrebbe provocare una crisi strutturale economica del sistema del Tpl, con difficoltà per ulteriori recuperi nel tempo”.

Nel 2023 Bergamo e Brescia saranno “Capitale della Cultura” e ci si aspetta un importante flusso turistico, specialmente nelle festività ed in estate, “periodi nei quali già oggi il servizio di Tpl è fortemente carente o assente in ampie parti del territorio del Bacino, gli ulteriori tagli sarebbero controproducenti rispetto all’operazione culturale del 2023 offendo ai turisti un pessimo servizio. “La criticità è stata messa in evidenza dall’Agenzia nel corso della Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico dello scorso 5 dicembre e il problema è ben presente a tutti gli interlocutori istituzionali dell’Agenzia – chiarisce il direttore Emilio Grassi -. Occorrerà valutare nei dettagli la situazione entro il primo trimestre del 2023, considerando il reale andamento inflattivo e le effettive contribuzioni erogate, per organizzare in tempo le azioni eventualmente necessarie ad equilibrare le entrate e le spese dei contratti”.

Sempre legata all’evento Capitale della Cultura, sarà potenziata a partire dall’11 dicembre l’offerta sulla linea che collega Bergamo e Brescia con l’aggiunta di 6 nuove corse, in modo da garantire i collegamenti per tutta la giornata e nell’orario serale. Circoleranno tutti i giorni le corse 10123 Bergamo 10.06-Brescia 11.03; 10147 Bergamo 22.06-Brescia 22.54 (non effettuerà le fermate di Seriate, Albano, Montello e Chiuduno, servizio compensato da bus); 10124 Brescia 11.57-Bergamo 12.54; 10144 Brescia 21.57-Bergamo 22.54. Saranno effettuate solo il sabato e nei festivi le corse 10125 Bergamo 11.06-Brescia 12.03 e 10122 Brescia 10.57-Bergamo 11.54.

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