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Caravaggio

Morto in scooter a 17 anni, il sindaco Bolandrini: “Alin era un ragazzo inserito e carismatico”

Il primo cittadino martedì sera è andato sul luogo dello schianto per testimoniare la vicinanza della comunità alla famiglia del giovane

Caravaggio. Il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini, avvertito dell’incidente che è costato la vita al 17enne Alin Marin Costin, martedì sera intorno a mezzanotte ha raggiunto il luogo dello schianto.

Lo scooter con il quale il ragazzo, di origine rumena e in Italia dal 2017, stava raggiungendo la sua fidanzata a Mozzanica, era ancora a terra, tra l’erba brinata lungo la strada statale 11. Il corpo del giovane, coperto da un telo, giaceva sull’asfalto freddo.

“Mi dispiace molto per la morte di questo ragazzo – dichiara Bolandrini -. L’avevo conosciuto la scorsa estate quando con la polizia locale ero impegnato in un servizio di sensibilizzazione dei gruppi di adolescenti che frequentano i parchi cittadini la sera. Lui e i suoi amici si ritrovavano spesso nel parco di piazza Castello, davanti alle scuole elementari Merisi. Siamo andati ad incontrarli semplicemente per conoscerli, per parlare con loro dell’importanza del rispetto delle regole, di tenere un tono di voce moderato a partire da una certa ora, per non disturbare i residenti, di non abbandonare i rifiuti”.

I ragazzi in quell’occasione avevano risposto in modo positivo: “Ci hanno ascoltato con attenzione – dice il sindaco -. Ricordo di aver notato Alin, era un ragazzo timido ma molto carismatico all’interno del gruppo, ben inserito. Arrivato in Italia aveva abitato in un primo momento a Treviglio, poi si era trasferito con la famiglia a Caravaggio”.

Sul luogo della tragedia, martedì sera, c’era la mamma del 17enne, la fidanzata e numerosi amici. Il sindaco ha cercato di portare un minimo di conforto, a nome di tutta la comunità caravaggina. “Sono stato lì con loro fino a quando non è stato rimosso il corpo, intorno alle 2 di notte. Lo abbiamo portato alla camera mortuaria del cimitero di Caravaggio, ma la salma non è ancora stata restituita alla famiglia perché probabilmente il magistrato disporrà un esame esterno della salma per valutare se le ferite sono compatibili con la dinamica dell’incidente. La data dei funerali non è stata ancora fissata. La famiglia di Alin è cristiano ortodossa, come la maggior parte dei rumeni residenti qui nella Bassa, quindi presumo che il suo funerale sarà celebrato con rito ortodosso”.

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