L'iniziativa

Letture ad alta voce per le detenute, il Circolo dei Narratori di Bergamo entra in carcere fotogallery

Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Comunità Bergamasca, è all’interno delle iniziative di Bergamo Capitale del Volontariato 2022

Bergamo. Promuovere la narrazione, la condivisione delle emozioni, la cultura. Il Sistema Bibliotecario Urbano del Comune di Bergamo e l’Associazione locale Il Cerchio di Gesso hanno avviato una nuova proposta di promozione alla lettura all’interno della Casa Circondariale di Bergamo.

Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Comunità Bergamasca, è all’interno delle iniziative di Bergamo Capitale del Volontariato 2022 e vuole affiancarsi ai professionisti già attivi nel carcere, supportando il loro operato e valorizzando il ruolo della biblioteca presente nella struttura. Le bibliotecarie presenti nella Casa Circondariale di Bergamo hanno favorito l’attivazione del progetto che pone la Biblioteca del carcere “come luogo favorevole alla crescita personale di coloro che la frequentano, strumento prezioso per superare l’isolamento, la deprivazione culturale, le barriere mentali e fisiche al fine di cogliere opportunità informative e culturali, superare i pregiudizi e la reciproca diffidenza”.

L’attività ha previsto un corso di formazione sulla narrazione e la lettura ad alta voce di circa una decina di ore, dedicata ai volontari attivi nel carcere e le detenute – venti donne – con la proposta di letture di autori in varie lingue e con testimonianze delle stesse protagoniste del corso. Si è voluto così attuare la cultura come cura della collettività e degli individui attraverso la creazione de Il Circolo dei Narratori nella Biblioteca della Sezione Femminile del Carcere di Bergamo, replicando, con le necessarie e peculiari differenze, l’esperienza in atto dal 2013 nelle biblioteche di Bergamo, Dalmine e Stezzano, un progetto che coinvolge circa 120 volontari e che ha, tra i suoi obiettivi, il facilitare la fruizione di tutti i cittadini e cittadine dei servizi offerti dalle Biblioteche stesse, valorizzando la condivisione di esperienze, cultura, emozioni e vissuti personali.

Protagonista del progetto che ha lavorato con gli operatori della Biblioteca Femminile del Carcere di Bergamo e le detenute che hanno preso parte al progetto, Candelaria Romero, formatrice dell’associazione: “Ringrazio Il Cerchio di Gesso che mi ha permesso di vivere questa opportunità di operare: è stata un’esperienza molto bella e al contempo complessa. La bellezza e la pienezza di queste donne, detenute nella Casa Circondariale, è indicibile. Le sorprese sono sempre dietro all’angolo così come le lacrime e la rabbia. Sono donne forti e coraggiose: riescono, nonostante tutto, a sorridere, a giocare con le storie, a narrare le loro storie, con voce rotta e occhi lucidi. Una lezione di resilienza pura”.

Lo stesso vissuto di Candelaria Romero si incrocia con i percorsi di vita delle donne detenute in carcere: “Per me non è stato facile entrare in carcere – spiega -. Mio padre ha sofferto per tutta la vita le torture subite durante la sua detenzione in Argentina negli anni Settanta e la sua voce e le sue urla le sento ogni volta che entro nel carcere di via Gleno, ma lui, questo insegna, è riuscito lo stesso a fare della vita una poesia. Le bibliotecarie, con la loro competenza, sono in mezzo a tutte le fatiche delle vite delle detenute, un piccolo faro che illumina, come un libro luminoso”.

A conclusione della formazione effettuata in carcere, domenica 11 dicembre alle 14,30 il gruppo delle detenute coinvolte nel progetto, in collaborazione con le bibliotecarie, presenterà alle ospiti e agli ospiti della casa circondariale il neonato Circolo delle Narratrici. Si proporranno “Letture, racconti e Compagnia”, narrazioni che saranno condivise nel teatro interno alla Casa Circondariale, esclusivamente con detenute e detenuti, volontarie e volontari della struttura, rispettando le disposizioni del carcere.

“I riscontri positivi dei Circoli nelle Biblioteche ci hanno spinto a estendere le attività nel contesto di marginalità sociale nel carcere. Ciò che svolgiamo con il Sistema Bibliotecario Urbano (SBU) del Comune di Bergamo ci coinvolge nella trasformazione della Biblioteca in un luogo più attraente di incontro e socialità, creando opportunità di relazione di cui si sente sempre più il bisogno. Si vuole così valorizzare come Bene Comune il patrimonio librario della biblioteca, promuovere la lettura e avvicinare le letterature, sviluppando il volontariato culturale e l’incontro con le biografie delle persone, che in questo caso sono recluse” spiega Camillo Carboni, presidente de Il Cerchio di Gesso, sempre più convinto dell’impostazione socioculturale che l’associazione sta attuando. “Il progetto de Il Circolo dei Narratori – continua – è stato germinativo per l’evoluzione della nostra Associazione verso le diverse comunità del territorio, al fine di attuare e portare sul territorio sempre di più progetti che incontrino le persone di diversa età, cultura, abilità o fragilità”.

Aggiunge Nadia Savoldelli, vicepresidente de Il Cerchio di Gesso: “Attraverso il progetto organizzato per le detenute e che continuerà nel tempo e nella formazione, ci proponiamo di valorizzare le diverse realtà presenti, trattando i temi della convivenza fra culture, esperienze, lingue, usanze e abitudini diverse in uno spazio di condivisione delle loro biografie personali intrecciate con le grandi storie delle letterature. Ciò si avvicina all’impegno di educazione interculturale che da tempo svolgiamo, collaborando attivamente con l’Associazione CEM Mondialità di cui sono la presidente. Tutto può aiutare a riflettere sul presente e soprattutto sul futuro di vita che si desidera. È un po’ anche quello che sta alla base di altri progetti socioculturali che stiamo svolgendo sul territorio: “La Compagnia dei Racconti#BG” per contrastare le solitudini involontarie degli anziani, le azioni di collaborazione con i Centri per Tutte le Età, il concorso per giovanissimi “Un anno per leggere- Book Challennge Junior” in collaborazione con le librerie”.

Il Cerchio di Gesso APS è impegnata dal 2003 a Bergamo nella gestione di attività di promozione e diffusione della cultura attraverso la pratica del volontariato, in una dimensione comunitaria accessibile a tutti. Si vuole favorire l’incontro intergenerazionale, la relazione, l’interculturalità e l’inclusione della disabilità, impegnandosi anche nella formazione attraverso la comunicazione con linguaggi in ambito artistico e sociale. Collabora con Istituzioni, Enti ed Associazioni del territorio.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI