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L'evento

Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti: i campioni della pittura bergamasca e bresciana per Capitale della Cultura fotogallery

Le loro opere saranno in mostra dal 21 gennaio all’11 giugno a Palazzo Martinengo a Brescia

Bergamo. Gli esperti ci dicono che i pittori bergamaschi e bresciani hanno eccelso nella storia per la loro arte ritrattistica. E che qualcuno tra loro è stato, come Lorenzo Lotto, una spanna sopra i pittori della propria epoca perché ha saputo fondere come nessun altro le proprie radici con le differenti esperienze artistiche vissute nella propria vita. Li considerano dei fuoriclasse della pennellata, ed è per questo che è stata dedicata loro una mostra speciale nel contesto di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023. Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo. Si chiama così e si svolgerà dal 21 gennaio all’11 giugno a Palazzo Martinengo a Brescia.

Organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, con l’aiuto del curatore Davide Dotti l’esposizione darà lustro a 80 capolavori dei più importanti maestri dell’arte attivi tra il Cinquecento e il Settecento a Brescia e Bergamo. Mettendo per la prima volta in dialogo la cultura e la produzione artistica espressa dalle due città durante i quasi quattro secoli di dominazione veneziana. Foppa, Moretto, Romanino, Savoldo, Gambara per Brescia. Moroni, Palma il Vecchio, Cariani, Previtali e Lotto a rappresentare Bergamo.

Ottanta opere provenienti da 51 prestatori diversi – fra collezioni pubbliche e private sia italiane che estere – con un obiettivo: far comprendere come il comune substrato culturale lombardo, ravvivato dalle novità introdotte dai pittori veneziani (Bellini e Tiziano in primis), abbia dato vita a linguaggi espressivi in alcuni casi similari, in altri antitetici. In particolare sono 35 le opere di collezionisti bergamaschi che hanno scelto di condividere con il pubblico la bellezza di cui sono in possesso. E da non dimenticare è anche l’importante contributo dell’Accademia Carrara di Bergamo, che da un paio d’anni collabora con l’Associazione e che anche questa volta metterà a disposizione una serie di dipinti.

Un parallelo quello tra gli esponenti delle due scuole pittoriche che si snoderà in un percorso tra varie sale e vari temi. Nove le sezioni tematiche per la precisione. Dalla ritrattistica, genere che contraddistingue autori bresciani e bergamaschi, alla “pittura barocca”. Ma anche “natura morta” e “pittura di genere”, dove protagonisti saranno gli irriverenti dipinti con nani e pigmei di Bocchi e dell’allievo bergamasco Albrici, i paesaggi di Roncelli e i rustici interni di cascinali e osterie di Botti. Per un totale di nove sezioni tematiche.

Ma non è tutto. Perché per celebrare al meglio la cultura bergamasca e bresciana nell’ambito di Capitale della Cultura il percorso espositivo proseguirà al piano nobile della storica residenza con una “mostra nella mostra” costituita da quattro approfondimenti dedicati a temi caratterizzanti l’identità culturale e la storia delle due città, dove s’incontreranno sculture, disegni, strumenti musicali, dipinti, cimeli storici, documenti antichi e fotografie d’epoca.

E pensando alla cultura delle due città Capitale non si possono non omaggiare i due papi del Novecento. Il bergamasco Giovanni XXIII e il bresciano Paolo VI. Al loro rapporto con l’arte e gli artisti – da Picasso a Chagall, da Matisse a Dalí fino a Manzù – sarà dedicata una sezione apposita. Così come verrà dato spazio alle tradizioni gastronomiche, ma pure musicali, delle due terre tra Rinascimento e XX secolo. Infine un focus speciale verrà riservato all’avventura del grande architetto Marcello Piacentini, attivo nei primi decenni del Novecento tra Bergamo e Brescia, dove trasformò il volto urbano delle due città.

“Per un anno unico e irripetibile come sarà per Brescia e Bergamo il 2023 – afferma il curatore Davide Dotti – ho ideato un’esposizione speciale e diversa rispetto alle ultime otto curate in Palazzo Martinengo. La mostra, infatti, sposando il significato profondo della Capitale Italiana della Cultura 2023, proporrà un inedito ed emozionante confronto tra i più grandi pittori attivi nelle due città durante i quasi quattro secoli di dominazione veneziana, dando così vita un vero e proprio derby artistico e culturale. Percorrendo le sale del Palazzo il pubblico compirà così un emozionante viaggio ricco di opere inedite, sorprese e curiosità, il cui obiettivo è dare risalto allo straordinario patrimonio culturale che si è stratificato nel corso dei secoli a Brescia e Bergamo, nonché stimolare una nuova presa di coscienza su un capitolo fondamentale della storia dell’arte italiana, scritto dai grandi maestri della pittura attivi nelle due città, gemellate nell’anno della Capitale Italiana della Cultura”.

L’esposizione è il nuovo appuntamento espositivo dell’Associazione Amici di Palazzo Martinengo che fa seguito ai successi di pubblico e di critica ottenuti con le rassegne Il Cibo nell’Arte dal Seicento a Warhol (2015), Lo Splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell’Ottocento (2016), Da Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento (2017), Picasso, De Chirico, Morandi. Cento capolavori dalle collezioni private bresciane (2018), Gli animali nell’arte dal Rinascimento a Ceruti (2019) e Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini (2020-2022).

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