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Il bilancio

Donizetti Opera: l’edizione 2022 si chiude con il 15% in più di presenze

In otto anni il festival è cresciuto sempre di più e ora guarda con fiducia all'importante appuntamento con il 2023

Bergamo. “Quest’anno abbiamo portato al festival due giovani direttori d’orchestra, per la prossima edizione siamo alla ricerca di giovani direttrici innamorate della musica di Gaetano Donizetti”, mentre si festeggia il successo del Donizetti Opera Festival 2022 si pensa già al futuro. Per Riccardo Frizza, direttore musicale del festival, la rassegna sarà il trampolino di lancio per giovani donne professioniste.

Il percorso del festival promosso dalla Fondazione Teatro Donizetti è stato di continua crescita fino al presente. “Questa è l’edizione della maturità del Donizetti Opera Festival”: secondo Massimo Boffelli, direttore generale della Fondazione Donizetti, non ci sono dubbi sul successo della rassegna che quest’anno ha festeggiato otto anni.

In effetti i numeri presentati nella conferenza stampa di venerdì 2 dicembre parlano chiaro. Il 2022 conquista 12.251, il 15% in più rispetto all’anno precedente. Nel 2021, infatti, erano 10.392, nel 2019 erano 10.293 e nel 2018 il pubblico aveva toccato la quota di 8.491.

Dati in crescita continua che strizzano l’occhio al 2023, l’anno in cui Bergamo e Brescia saranno Capitale della Cultura. Le aspettative verso la Fondazione non possono che essere altissime.

“Questo festival ha cambiato la percezione dell’opera lirica e portato alla riscoperta del patrimonio donizettiano – ha commentato Nadia Ghisalberti, assessora alla Cultura del Comune di Bergamo – La scoperta dei patrimoni nascosti è proprio uno dei temi del nostro 2023”.

“Grazie all’opera del direttore artistico Francesco Micheli – ha continuato – il Donizetti Opera di anno in anno ha acquisito un ruolo importante per Bergamo e i bergamaschi”.

“Il lavoro svolto da Micheli e da tutto la squadra ha permesso un posizionamento importante anche a livello internazionale”, ha aggiunto Massimo Boffelli. È tornato in modo consistente il pubblico straniero pari al 31% delle presenze su un campione analizzato di 700 persone che ha acquistato online e l’80% fra tutti i gruppi organizzati. Sempre più numerosi i paesi di provenienza – quest’anno 26 – molti dei quali collegati dalle tratte attive sull’aeroporto di Milano Bergamo gestito da SACBO: Regno Unito, Svizzera, Spagna, Austria, Francia, Svezia, Germania, Polonia, Belgio, Romania, Portogallo, Bulgaria, Lettonia, Irlanda, Paesi Bassi, Ungheria, Australia, Stati Uniti, Giappone, Taiwan, Cina, Russia, Canada.

Non solo, la programmazione è stata apprezzata anche da un nutrito gruppo di critici musicali italiani e stranieri – in totale 97 – accreditati per 87 testate giornalistiche – di cui 38 estere – fra mondo cartaceo, web, radio e tv. Bergamo è stata sotto gli occhi e le penne di giornalisti da tutto il mondo, in particolare dalla Francia, il paese straniero che ha registrato il maggior numero di accreditamenti, ma anche dall’Australia, Stati Uniti, Messico, Germania, Gran Bretagna, Francia (il numero più elevato), Spagna, Belgio, Polonia, Austria, Svizzera.

Ora è indispensabile pensare al 2023 ormai alle porte. “Quando ho sentito le prime note di “La Favorite” (opera di Gaetano Donizetti, primo titolo in rassegna 2022, ndr) sono stato orgoglioso di questo teatro – ha affermato Giorgio Berta, presidente della Fondazione Teatro Donizetti – Abbiamo vissuto un anno complesso, al termine del quale non abbiamo ancora la certezza di ricevere i contributi governativi. L’appello che rivolgo ai parlamentari bergamaschi è che questo teatro merita il riconoscimento al pari di altre realtà nazionali”.

“Nonostante le difficoltà e incertezza sul contributo governativo noi riusciremo a fornire anche nel 2023 una organizzazione degli spettacoli all’altezza degli anni pensati”.

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