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Verso le regionali

M5S, Dario Violi: “Apertura a sinistra. Porte aperte a tutti: noi non siamo Calenda”

Il coordinatore regionale: "Liste entro il 12 febbraio, ma conto di chiuderle prima. Io non mi ricandido"

Bergamo. Le elezioni regionali si avvicinano, tanto che la data fissata per il deposito delle liste è fissato per il 12-13 gennaio. Esattamente un mese prima della chiamata alle urne dei cittadini lombardi che si esprimeranno, appunto, sulla scelta del nuovo Presidente di Regione Lombardia. Così Attilio Fontana, attuale numero uno, lunedì mattina, rispetto proprio al giorno delle votazioni: “Ho parlato anche recentemente con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e pare che la loro indicazione sia quella”. A margine infatti dell’evento ‘Lombardia 2030’ al Pirelli Hangar Bicocca di Milano, rispondendo a chi chiedeva se per le regionali si voterà il 12 e 13 febbraio, come richiesto dalla Lega: “Sembra – spiega Fontana – che sia questa l’opportunità”. Il presidente ha poi risposto ai cronisti che chiedevano se, in caso di vittoria, Fratelli d’Italia avrà un peso maggiore in giunta qualora confermasse i risultati delle elezioni politiche: “Innanzitutto io dico che bisogna vincere; una volta vinto, faremo come abbiamo fatto nell’ultima tornata”, quando “c’era un altro partito che aveva molti più voti degli altri ma che ha sempre rispettato tutti”.

E se in casa centrodestra i giochi sono ampiamente fatti, con appunto Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia pronti a correre insieme con candidato l’uscente Fontana, anche dalle parti del centrosinistra la quadra è stata trovata, con la candidatura accolta con favore da Pierfrancesco Majorino. Stessa sorte per il Terzo Polo che, ai nastri di partenza, ha messo Letizia Moratti, ex vice presidente di Regione Lombardia. E il Movimento 5 Stelle che sembra aver trovato una sintesi dopo la conferenza stampa dello scorso venerdì.

“Noi abbiamo aperto ad un programma e ad una visione della Lombardia differente da quella presente ora – racconta Dario Violi, coordinatore regionale del Movimento -, e mi sembra che ci sia una volontà condivisa, quella cioè di sostenere le nostre idee. Sinistra Italiana, Verdi e PD hanno infatti dimostrato un’apertura. Sto aspettando una telefonata per capire, quindi, se ci sarà la possibilità, come pare, di correre insieme. È chiaro che per noi non esistono spazi di interpretazione democristiani, si tratta di scelte radicali e le nostre porte sono aperte a tutti coloro che desiderano condividere pensieri comuni. Solo dopo aver trovato un accordo, parleremo del nome. Ribadisco che per noi il programma viene assolutamente prima del candidato. Del resto, non sono come Calenda che chiude le porte in faccia a priori”.

E quali sono le linee programmatiche principali?

“In sostanza, una svolta sulla sanità pubblica con lo stop alle nomine politiche ma con ruoli ricoperti da professionisti con merito, il freno alla volontà di elargire grandi somme di denaro alle società che gestiscono le grandi infrastrutture, il rinnovamento e l’ammodernamento degli inceneritori presenti in Lombardia o addirittura la totale chiusura laddove sono vetusti. Senza dimenticare poi il comparto della filiera agricola con la messa da parte delle coltivazioni intensive, anche per garantire una maggiore e migliore qualità dei prodotti sul mercato”.

Il termine per la presentazione delle liste sarà un mese prima del voto. 

“Spero di non doverle preparare durante le vacanze (ride ndr). Mi auguro di essere pronto per la metà del mese di dicembre, anche perché, terminate, non mi ricandiderò. Finito il mio mandato, arrivato a scadenza naturale, non chiederò nessuna deroga o proroga”.

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