Bergamo sempre più virtuosa: il 78,3% dei rifiuti viene differenziato, la palma di migliore a Cenate Sotto

Dato in crescita continua, più alto di 5 punti rispetto alla media regionale e secondo migliore in Lombardia dopo quello della provincia di Mantova

Continua a crescere, come accade ininterrottamente dal 2005, la percentuale di raccolta differenziata in provincia di Bergamo: dall’ultimo rapporto prodotto dall’Osservatorio Rifiuti del Settore Ambiente della Provincia di Bergamo, che ogni anno raccoglie ed elabora i dati sulla produzione di rifiuti urbani, emerge come i bergamaschi differenzino il 78,35% dei propri rifiuti, dato che risulta migliore di quello medio regionale di oltre 5 punti (73,22%) e di quello provinciale del 2020 di quasi un punto (77,43%).

Lo scorso anno la produzione pro-capite è stata pari a 472 chili per abitante, in aumento rispetto ai 459 chili del 2020: cresce il quantitativo totale di rifiuti urbani prodotti 520.972 tonnellate (+2,77%), mentre cala la quantità di rifiuti indifferenziati (da oltre 114mila a 112.804 tonnellate).

Continua a migliorare anche il dato relativo ai Comuni che hanno raggiunto almeno il 65% di raccolta differenziata, un obiettivo che a livello nazionale era stato fissato per il 2012 con il Decreto Legislativo 152 del 2006: ad oggi sono 197, per 1.074.315 abitanti e pari al 97,43% della popolazione provinciale.

Come detto, il confronto dei dati di Bergamo con quelli medi di Regione Lombardia conferma le prestazioni di rilievo raggiunte dalla realtà bergamasca nel suo complesso, sia in termini di produzione pro-capite di rifiuti urbani che di percentuale di raccolta differenziata.

In Lombardia meglio di Bergamo fa solo la provincia di Mantova, con l’86,6% dei rifiuti che viene differenziato.

A rappresentare la maggioranza dei rifiuti differenziati è la frazione umida, pari al 20%, seguita da carta e cartone (16,8%), Verde (11,8%), Multimateriale (7,7%) e Ingombranti (7,27%).

Per il 74,8% dei casi i rifiuti urbani indifferenziati vengono destinati a impianti della provincia, A2A Ambiente di Bergamo (43,88%) e Rea di Dalmine (30,92%).

Resta su suolo provinciale, invece, il 99,89% dei rifiuti organici, gestiti dalla Montello e da Biofactory (Calcinate). Percentuale prossima al 100% (98,7%) anche per il destino dei rifiuti ingombranti, con una pluralità di soggetti che se occupano.

Guardando ai singoli comuni, è Cenate Sotto quello che fa registrare la miglior performance, con il 92,98% di rifiuti differenziati: seguono Covo (92,44%) e Berzo San Fermo (92,04%). All’altro capo della classifica, invece, maglia nera per Corna Imagna, col 39,48% di differenziata. La maggior parte dei comuni che soffrono percentuali basse (in arancione o rosso sulla cartina sottostante, con percentuali rispettivamente tra il 50 e il 60% e inferiori al 50%) si trovano in alta Val Brembana.

Tra i grandi comuni Bergamo si assesta a 76,76% di differenziata (+ 3,7%), Dalmine a 78,18% (+0,42%), Romano di Lombardia a 71,75% (-0,19%), Seriate a 77,31% (+1,59%) e Treviglio a 77,98% (+1,9%).