Avevano colpito anche in provincia di Bergamo i due giostrai veneti accusati di numerosi assalti agli sportelli bancomat del nord Italia: 21 quelli presi di mira tra il marzo 2019 e il gennaio 2021.
I colpi avevano fruttato all’incirca 1 milione di euro: a Bergamo, ma anche Bologna, Brescia, Cremona, Monza Brianza, Mantova, Milano, Forlì Cesena, Pordenone, Reggio Emilia, Udine e Verona.
Gli assalti erano eseguiti con la tecnica della “marmotta”, un ordigno esplosivo che veniva appoggiato sulla fessura da cui escono le banconote.
In manette sono finiti D.M., 48enne di Padova, e il cugino L.M., 45enne di Treviso. Ad arrestarli alle prime luci dell’alba di sabato (26 novembre) i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Udine.
Tra i reati contestati anche la fabbricazione e il porto illegale di esplosivi in pubblico, la ricettazione, la rapina aggravata, nonché il furto di tre autovetture che sarebbero poi state utilizzate dagli arrestati per compiere gli assalti ai bancomat.
Nel corso delle indagini sono stati recuperati anche 60 mila euro, secondo gli inquirenti frutto dei colpi agli sportelli.
commenta