Carta, plastica, vetro, metalli, verde, legno ed ingombranti. Mancano solo i cartelli sulle aree che si trovano a destra della carreggiata, sull’asse interurbano -dall’intersezione con la SS.342Dir sino al Centro Commerciale Continente nel Comune di Mapello e viceversa- perché, vista la quantità e la varietà di rifiuti abbandonati, le piazzole di sosta sono diventate, a tutti gli effetti, piazzole ecologiche. Anche se di ecologico, di fatto, non hanno proprio niente.
Le piazzole di sosta dell’asse interurbano continuano ad essere il “deposito” di rifiuti abbandonati dai soliti incivili. In bella vista sono tornate le buste e sacchi neri pieni di rifiuti, carta, plastica, etc.
Non è bastato l’encomiabile gesto della Sangalli di Mapello che otto mesi fa, a titolo gratuito, ha raccolto i rifiuti sull’asse interurbano, restituendo al tracciato una condizione ambientale ottimale, perché la cattiva abitudine di gettare i rifiuti si conferma un fenomeno difficile da debellare.
Sempre otto mesi fa si sono incontrati i vertici di Anas Lombardia e i rappresentanti di 8 Comuni bergamaschi per affrontare il tema dell’abbandono dei rifiuti lungo l’Asse interurbano e la Tangenziale Sud di Bergamo.
Nella bozza d’accordo l’impegno assunto da Anas di farsi carico entro trenta giorni della pulizia generale dei tratti di strada interessati dal fenomeno, sponde comprese e l’ipotesi di posizionare un impianto di videosorveglianza. Ad oggi è ancora tutto sulla carta. La stessa abbandonata sul ciglio della strada.
I rifiuti abbandonati da una pluralità di ignoti automobilisti e camionisti sono un vero e proprio flagello. Uno spettacolo di degrado che non passa inosservato ai tanti automobilisti che quotidianamente transitano su quel tratto di strada.
Einstein ipotizzava che due cose fossero infinite: “l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”.
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