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International School of Bergamo

L'intervista

International School of Bergamo cresce insieme ai suoi studenti

La direttrice Chiara Traversi: "Oggi le nuove aree ci consentono di offrire un’ulteriore risposta alle esigenze dei nostri studenti che possono godere di un nuovo laboratorio di fisica e biologia e una nuova prep-room, accanto a quello di chimica, e di una nuova biblioteca suddivisa in due aree distinte per le classi elementari e superiori"

Una scuola internazionale, dove si respira l’aria del mondo e dove ogni studente viene educato a un approccio aperto che possa dischiudergli le porte di un futuro globale preparandolo ai continui e rapidi cambiamenti. È la filosofia didattica di International School of Bergamo, l’istituto fondato e diretto da Chiara Traversi e Guia Ghidoli. E proprio Chiara Traversi racconta con grande orgoglio il percorso vissuto in questi ultimi 11 anni, segnati, nel breve periodo, anche da una serie di migliorie apportate alla struttura. Gli interventi sono stati attuati progressivamente per adeguare gli spazi alla crescita della comunità scolastica e per rendere sempre più efficace e performante il vissuto dei ragazzi.
“L’ultimo recente intervento – spiega Chiara Traversi – volto ad ampliare gli spazi a disposizione, è stato particolarmente complesso perché abbiamo scelto di alzarci di un piano, facendo contemporaneamente anche consolidamenti anti sismici, il tutto cercando di rispettare i tempi scolastici. Oggi le nuove aree ci consentono di offrire un’ulteriore risposta alle esigenze dei nostri studenti che possono godere di un nuovo laboratorio di fisica e biologia e una nuova prep-room, accanto a quello di chimica, e di una nuova biblioteca suddivisa in due aree distinte per le classi elementari e superiori. La grande novità è sicuramente il nostro Innovation Hub, un vero mondo dove dare vita a idee e progetti dedicati alle tecnologie e alla modernità. Poiché divertirsi creando è il nostro must”.
Una scuola che non si ferma: “quando anni fa abbiamo cercato il luogo dove collocarci, abbiamo ragionato proprio in questo senso: trovare un ambiente adatto capace di crescere insieme a noi nel tempo. Oggi abbiamo 370 studenti e non ci fermiamo, tanto che stiamo già programmando il prossimo step. Il beneficio non è solo per la nostra scuola, ma anche e soprattutto per l’intero quartiere di Celadina che sta vivendo una nuova stagione di rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale: basti pensare che, ai tempi in cui ci siamo stabiliti qui, International era la vecchia sede della Sip”.
E, insieme alla scuola, sono cresciuti anche i ragazzi: “Questa è una grandissima soddisfazione. Quest’anno avremo la nostra prima Graduation, con esami tra fine aprile e inizio maggio, sostenuti in contemporanea in tutto il mondo da tutti gli studenti che affrontano un percorso di studi internazionale. La valutazione delle prove viene effettuata esternamente e poi il voto finale torna alla base. Un criterio oggettivo, quindi, valido per tutte le materie, che apre le porte del mondo ai nostri studenti offrendo loro la possibilità di scegliere nel ventaglio migliore possibile delle università. Capire e scegliere è un valore aggiunto. Anche per questo ospitiamo ogni anno le University Fair, un’occasione preziosa e unica per i nostri ragazzi per conoscere l’offerta accademica internazionale”. L’orientamento è proprio uno dei fiori all’occhiello della scuola: “Se il primo biennio delle superiori è in continuità con le scuole medie, con un approccio generalista, negli ultimi due anni tuttavia i ragazzi possono già scegliere un proprio specifico percorso. Avviano così una riflessione assolutamente personale che, di fatto, indica la strada che ciascuno studente mira a intraprendere”.
“Essere open mind, avere un pensiero critico, consente ai nostri ragazzi di confrontarsi continuamente ed è uno degli asset che concepiscono e vivono fin dalla più tenera età. È il regalo più grande che possiamo fare loro, perché diventa un’attitudine, una forma mentale che certamente li accompagna nel percorso scolastico, ma anche e soprattutto nella vita. E fa sì che la propria unicità venga sempre e comunque percepita e ribadita, quotidianamente. Sempre nel rispetto degli altri”.

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